Pjanic-Orsato e il labiale del Var: la rivelazione delle Iene

Inter-Juventus non finisce mai. Soprattutto se le polemiche su episodi dubbi continuano da tre anni. Il derby d’Italia in questione risale al 28 aprile 2018, con i bianconeri che si imposero a San Siro per 3-2 ipotecando il tricolore: il match del “famoso” fallo di Miralem Pjanic su Rafinha. Un contrasto di gioco evidente non sanzionato dal direttore di gara che avrebbe portato al doppio giallo del centrocampista bosniaco, ammonito in precedenza per proteste. Un caso complesso vista anche la mancanza delle riprese audio-video della sala VAR: l’allora Procuratore FIGC Giuseppe Pecoraro aveva aperto un’indagine per capire quanto accaduto al momento del contrasto di gioco, ma lo stesso Rizzoli – attuale designatore degli arbitri – ha sempre negato l’esistenza di eventuale materiale. La redazione de Le Iene, in un servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti che verrà mandato in onda questa sera, è tornata sulla vicenda alla luce dei nuovi sviluppi emersi dalle indagini della squadra mobile di Bologna dopo la querela dei tre arbitri coinvolti, ovvero Daniele Orsato, Paolo Valeri e Nicola Rizzoli: il video in questione è stato recuperato e analizzato per capire meglio quanto successo in sala VAR. […]

L’interpretazione

Nel primo filmato l’audio tra Valeri e Orsato è presente: il VAR, infatti, corregge l’ammonizione di Vecino con il rosso. È lo stesso Valeri a richiamare il collega: «Daniele sono Paolo, parla con me. Lo prende sulla tibia», si sente dalla comunicazione. Il direttore di gara, dopo aver rivisto le immagini conferma: «È rosso». Nell’episodio successivo, come specificato nel servizio, non è presente l’audio. Per capire meglio, Le Iene si sono rivolte a due ragazzi sordomuti abili nella lettura del labiale. Valeri chiede di rivedere le immagini, poi preme un pulsante rosso utilizzato per richiamare l’arbitro: dalla lettura del labiale si capisce la conferma del VAR, «il contrasto c’è, ho controllato adesso», si intuisce. Alessandro Giallatini, aiuto Var, dice che «il giallo c’è» e lo ripete due volte, con la conferma dello stesso Valeri («Sì, certo»). I tre coinvolti, interpellati nuovamente, hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni: i dubbi a distanza di anni rimangono, le polemiche anche.

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