Pjanic fischiato al Camp Nou, ora è più vicino. Poi l’offerta per Locatelli

Summit per Mire tra presidenti: prestito gratuito biennale, il Barça può pagare parte dell’ingaggio. Il bosniaco deve tagliarsi lo stipendio per tornare e qualcuno gli deve fare spazio in rosa

Dal nostro inviato Valerio Clari

9 agosto – barcellona

Le occasioni per parlarne non sono mancate, anche a livello di alte sfere. Se sabato Andrea Agnelli e Joan Laporta erano impegnati su discorsi più ampi e “politici”, ieri i due presidenti hanno visto non una ma due partite fianco a fianco. E a Barcellona erano presenti anche le dirigenze più “operative” sul mercato: insomma, se l’affare Pjanic s’ha da fare, il Trofeo Gamper era il momento per pianificarlo.

Le volontà di base coincidono: Miralem vuole tornare a Torino, il Barcellona vuole facilitarne l’uscita, la Juve lo considera un possibile e “sicuro” completamento del reparto di centrocampo. Il progetto a lunga scadenza, l’investimento dell’estate, l’upgrade per il reparto, resta Manuel Locatelli (per cui a giorni si attende un rilancio possibilmente decisivo), ma Pjanic sarebbe un ritorno gradito in quanto già conosciuto da Massimiliano Allegri, play “puro” e giocatore che a Torino ha lasciato soltanto buoni ricordi.

fischi e tagli

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Al Barcellona è meno gradito: è fuori dal progetto di Ronald Koeman ma ieri sera al Gamper, momento in cui il club presenta l’intera rosa, c’era. Quando gli speaker hanno fatto il suo nome, il suo ingresso in campo è stato accompagnato da fischi dei tremila spettatori, sorte poi toccata anche a Dembelé, Coutinho e Sergi Roberto (con meno intensità) e a Umtiti (il più contestato). Pjanic è nella lista degli esuberi, quelli che se fossero usciti tutti subito, magari portando qualcosa in cassa, avrebbero forse sbloccato la situazione Messi. Mire ha ancora tre anni di contratto a 8,5 milioni a stagione: il Barcellona ha già aperto al prestito gratuito, che potrebbe anche essere biennale.

nodo ingaggio

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La novità di ieri è che Cherubini e la Juventus potrebbero aver ottenuto un’apertura dal Barcellona a una “partecipazione” all’ingaggio del bosniaco: a Torino ne considerano sostenibile solo la metà. Servirà anche che Pjanic se ne tagli un altro pezzetto e poi sarà necessario che qualcuno nel reparto faccia posto al bosniaco, sia a livello di nomi per le liste che di monte ingaggi: il principale sospettato sembra Ramsey, nonostante gli esperimenti di Allegri. Dietro le quinte del Johan Cruijff, stadio della Ciudad Deportiva del Barça, Pjanic avrà abbracciato Allegri e qualche vecchio compagno. Per ritrovarli in pianta stabile serve ancora qualche passaggio, non scontato né immediato, ma più che possibile.

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