Pjaca e il Genoa spaventano la Fiorentina: Milenkovic salva Prandelli al 98’

Tutte nel finale le emozioni: Maran respira, il serbo evita una sconfitta immeritata ai viola, comunque poco lucidi

Finale-thrilling, finisce uno a uno al Franchi. Il Genoa a un passo dalla rinascita vera dopo il gol di Pjaca quasi alla fine della ripresa, ma il pari di Milenkovic al 98’ ha restituito la serenità ai viola, che parevano sprofondati nell’incubo. Era stato un gol pesantissimo quello dell’attaccante rossoblù. Poi, nel lungo recupero, la reazione d’orgoglio dei padroni di casa. Il Grifone comunque si rianima, anche se la classifica resta pericolosa. Prandelli respira. Due anni fa la sfida del Franchi, all’ultima giornata, con Prandelli sulla panchina rossoblù, fu decisiva per la salvezza del Genoa. Stasera è stata di nuovo quasi una gara da dentro o fuori. Il Genoa conferma le sue difficoltà, ma dopo quattro k.o. di fila in campionato questo pari è un timido segnale di risveglio. E, comunque, puntella la panchina di Maran.

VINCE LA PAURA

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Un primo tempo senza grandi emozioni, a riprova del fatto che entrambe le squadre abbiano puntato prima di tutto a non correre rischi. Al 2’ Pulgar impegna su punizione Marchetti in angolo, ma l’atteggiamento tattico della squadra di Prandelli (dove Ribery mostra una condizione fisica tutt’altro che ottimale) non produce grandi effetti nella fase offensiva. Il Genoa, da parte sua, supportato da un ottimo Goldaniga (nel ruolo di terzino destro), non riesce a spingere, nonostante qualche buona accelerazione di Luca Pellegrini a sinistra, che spesso avanza e si piazza quasi in linea con Shomurodov e Scamacca. Entrambi, però, poco precisi in fase di finalizzazione. Al 17’ la migliore occasione del Genoa nel primo tempo, con Goldaniga che innesca Scamacca, ma il suo colpo di tacco per Sturaro non porta alla conclusione, murata da Milenkovic. Sono i viola a tenere in mano il gioco, ma senza in realtà produrre nulla di concreto dalle parti di Marchetti. Maran deve sostituire l’infortunato Zapata con Ghiglione (che va basso a destra, con Goldaniga di nuovo centrale). Ribery (37’) calcia altissimo da buona posizione, poi su un cross di Biraghi, l’impreciso Vlahovic non inquadra la porta.

VIOLA D’ASSALTO

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Tutta un’altra storia nella ripresa. La Fiorentina alza il baricentro: Bonaventura e poi due volte ancora Vlahovic mettono paura a Marchetti, che poi deve uscire dal campo (sostituito da Paleari) dopo lo scontro con Bani nel finale del primo tempo. Pjaca rileva l’uzbeko Shomudorov, e al 25’ c’è l’episodio-chiave della gara, con il gol di Bonaventura – dopo una bellissima combinazione con Amrabat e Callejon – annullato dopo un consulto con la Var da parte dell’arbitro Doveri. Il centrocampista viola, infatti, s’è appoggiato su Lerager a inizio azione, facendolo cadere a terra. Il finale è tutto della Fiorentina. Amrabat calciando male facilita l’intervento di Paleari a terra (31’), ma Pjaca entra e la sblocca superando Dragowski dopo una bruttissima palla persa da Borja Valero. Partita finita? Macché: la reazione viola è veemente, e proprio sull’ultima azione della partita, su cross del solito Biraghi, Milenkovic riesce a battere Paleari dopo tre tiri di fila ribattuti. La strada, però, resta in salita per entrambe.

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