Pirlo subito alla Continassa: i tempi dell’addio e il ruolo dei senatori

Il day after dell’allenatore della Juve, già al centro sportivo bianconero per la ripresa degli allenamenti, tra le voci di un cambio in panchina, le piste per la successione e la tempistica tra le partite che incalzano e le posizioni di chi deve decidere

La nottata è passata solo cronologicamente. La Signora si è risvegliata (col piede storto) all’indomani della disfatta interna col Milan che la mette con un piede e mezzo fuori dalla prossima Champions League e Andrea Pirlo è ancora l’allenatore della Juventus, a dirigere già nella mattinata del day after i lavori ripartiti subito alla Continassa, non per punizione né per dedizione ma perché tra due giorni si rigioca, in casa del Sassuolo, e ogni partita ha un peso che non c’è bisogno di spiegare.

In uscita

—  

Andrea Pirlo al suo posto è già qualcosa da registrare dopo le voci di esonero che lo accompagnano dalla sconfitta con il Benevento, prefigurando un’anticipazione dell’addio che ci sarà comunque a fine stagione. I rumors sulla possibile promozione per le ultime partite di Igor Tudor, unico nello staff con esperienza da “capo allenatore”, trovano l’argomento contrario della tempistica: si gioca mercoledì, poi sabato, poi di nuovo mercoledì, poi l’ultima di campionato. Chiaro d’altra parte che niente come una soluzione interna sarebbe pronta all’uso immediato, senza tempi di adattamento. Ma la forma è sostanza e, finché è possibile, le modalità dell’uscita di Pirlo – senza disonore – sono un fattore considerato.

IL FUTURO E I TEMPI

—  

Al debutto in panchina, il tecnico non è riuscito a invertire la rotta quando la stagione si è messa male – l’ultimo mese e mezzo, numeri alla mano, è da squadra di metà classifica – in un vuoto pneumatico in cui si sono persi anche i grandi campioni in organico. “Col presidente ho parlato dopo la partita, sono a disposizione, sarà la società a prendere le sue decisioni”, ha detto Pirlo dopo il Milan. C’è già una strada tracciata che porta altrove, il ritorno di Massimiliano Allegri (in pole position) o di Zinedine Zidane. Ma la scelta del tecnico della prossima stagione arriva a cascata rispetto ad altri scenari a monte, dalla sicurezza di quale coppa si farà la prossima stagione alle posizioni da chiarire di chi (Paratici, Agnelli) materialmente deciderà il prossimo allenatore.

INTANTO IN SPOGLIATOIO

—  

Al di là degli scenari in panchina, nelle idee del club può aiutare, questo sì, un passo avanti dei senatori. Si sono adeguati via via che la stagione andava avanti alla gestione di Pirlo e dei suoi collaboratori, che però adesso sono in difficoltà, e avere vecchi lupi dello spogliatoio a guidare il branco aiuta. Gigi Buffon e Giorgio Chiellini sono in scadenza, ma sono uomini Juve, non solo nei termini di un futuro a medio termine che potrebbe essere dietro la scrivania alla Continassa. Se fossero le loro ultime settimane in bianconero, chiudere bene è una questione di onore.

Precedente Damascelli contro Vigorito: "Ha 2 lauree ma non sa che Cagliari è 325 km più a Sud di Benevento" Successivo DIRETTA/ Pordenone Cosenza video streaming DAZN: solo due incroci in terra friulana