Pirlo nel cuore dei cicli vincenti di Milan e Juve . Ma da allenatore…

Da Pirlo a Bonucci, da Mandzukic a Ibrahimovic, quanti ex nel big match di domenica. Con Donnarumma e Romagnoli che…

Andrea Pirlo è stato protagonista di due cicli vincenti da calciatore, nel Milan e nella Juventus. In rossonero ha fatto parte di un gruppo di campioni che hanno vinto praticamente tutto, comprese due Champions League: con lui in mediana accanto a Gennaro Gattuso, ora alla guida del Napoli, l’altra in corsa per il quarto posto. Dopo dieci stagioni al Milan, e un ciclo ormai al tramonto, arrivò a Torino a parametro zero nell’estate del 2011, un po’ a fari spenti e tra le critiche. Lo davano quasi per finito, e invece l’ex numero ventuno prese in mano il centrocampo della Juve e aprì il nuovo ciclo bianconero, dando forma a un nuovo “regno in Serie A”. Quasi un ruolo da traghettatore tra due epoche diverse, un po’ come gli è toccato fare nel suo primo anno da allenatore, alla guida di una squadra più giovane e meno incisiva ma pur sempre ambiziosa.

ANNO ZERO

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Il primo anno di vuoto dopo nove campionati di dominio in campionato potrebbe rappresentare l’anno zero negli anni futuri della Juve. E lui, con la compostezza che lo ha sempre contraddistinto prima da giocatore e ora da coach, il simbolo di un cambiamento che per adesso non fa certo sorridere, anche se ha dato l’opportunità a diversi giovani di fare esperienza (Chiesa e Kulusevski, per esempio, non avevano mai giocato in Europa) con una maglia pesante come quella bianconera. La finale di Coppa Italia (sarebbe il secondo trofeo stagionale), il secondo posto ancora possibile e soprattutto la qualificazione alla prossima Champions League potrebbero rendere il bilancio di fine anno meno amaro, in attesa della maturazione di diversi elementi già in rampa di lancio. Dallo scontro diretto col Milan, dipenderà verosimilmente l’andamento dei giudizi sulla prima stagione del Pirlo allenatore, al netto del percorso di crescita che dovrà proseguire nella nuova dimensione.

SIMBOLI

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Un ruolo importante nella nuova Juve potrebbe averlo Leonardo Bonucci. Lui che nell’estate del 2017 aveva scelto di trasferirsi al Milan proprio per aprire un nuovo ciclo, insieme ai giovanissimi Donnarumma e Romagnoli (entrambi ora accostati alla Juve), salvo poi decidere di fare un passo indietro per ragione di cuore. Un forte attaccamento alla maglia che i tifosi bianconeri hanno sempre riconosciuto anche a Mario Mandzukic, che per la prima volta si presenterà allo Stadium da ex: l’assenza del pubblico gli negherà un’accoglienza che sarebbe stata calorosa. L’uomo più pericoloso del Milan resta comunque l’altro ex della sfida: Zlatan Ibrahimovic, protagonista in bianconero tra il 2004 e il 2006.

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