Pirlo: “Ecco la struttura della mia Juve. Inzaghi? È ammirevole”

Il tecnico bianconero: “Abbiamo provato certi giocatori in certe posizioni, ora si può lavorare meglio. Filippo è ripartito dal basso, è preparato, è malato di calcio”

Ronaldo rimarrà a Torino, al Juve affronterà il Benevento che ha la peggior difesa di Serie A, gli unici due precedenti hanno visto due vittorie bianconere. Ci sarebbero i presupposti per considerare l’impegno di domani una “tappa di trasferimento” per la squadra di Andrea Pirlo. Sta al tecnico tenere alta l’attenzione, visto che Inzaghi in passato ha saputo sorprendere con i campani: “Sono una squadra tosta, conosco benissimo l’allenatore e so cosa vorrà fare con i propri giocatori – ha detto ai microfoni di JTV -. Dovremo essere concentrati, loro cercheranno di coprire bene il campo e di ripartirci in contropiede. Hanno messo in difficoltà anche il Napoli”

Inzaghi e progressi

—  

Di fronte avrà un ex-compagno che aveva iniziato, come lui, subito con una grande squadra in cui era di casa, il Milan: “Filippo si è messo in discussione, ha iniziato nel Milan poi ha fatto un grande passo indietro ed è stato ammirevole andando in C e facendo un passo importante per la sua crescita. Poi con i risultati è riuscito a riconquistarsi la Serie A. È un allenatore bravo e preparato e malato di calcio, quindi è uno che arriverà sicuramente”. Pirlo si aspetta un’altra gara chiusa come contro il Ferencvaros: “Dovremo muovere velocemente la palla e cercare qualche attacco nello spazio, martedì cercavamo di giocare solo con la palla nei piedi mentre ogni tanto bisogna attaccare la profondità per liberare gli spazi”. Pirlo però vede anche progressi importanti: “Il gruppo sta crescendo in consapevolezza. Ci voleva tempo e queste partite erano anche un po’ per provare certi giocatori in certe posizioni. Adesso che abbiamo individuato più o meno qual è la struttura della squadra riusciamo a lavorare meglio”. In difesa si va verso il riposo per Alex Sandro, appena rientrato da un infortunio e per Cuadrado “sovra-utilizzato”, con probabile rientro di Bonucci dal primo minuto.

Maradona, il giardino, la foto

—  

Inevitabile poi un ricordo del tecnico bianconero di Diego Armando Maradona: “È stato l’idolo di tutti noi ragazzi che volevamo giocare a calcio, è stato il dio del calcio. I primi mondiali che ricordo sono quelli dell’86. Ricordo che andai in giardino a provare il gol che aveva fatto contro l’Inghilterra provando a scartare da solo gli uomini e provare a fare quel tipo di gol: ricordo indelebile di un giocatore unico che rimarrà per sempre. Ho avuto la fortuna di incontrarlo qualche volta e ho fatto anche una foto, sono felice di averla”.

Precedente Fiorentina, Montolivo ricorda: "Accoglienza calda. Il mio addio? Si dicevano tante cose..." Successivo Pippo Inzaghi: "Maradona mi rincuorò prima di una finale di Champions"

Lascia un commento