Pirlo: “Dybala, Arthur e McKennie non convocati per il derby, la decisione è mia”

L’allenatore alla vigilia del Toro: “Dobbiamo comportarci da esempi: lo hanno fatto nel momento sbagliato, per quello che sta succedendo nel mondo e non solo alla squadra. Torneranno a lavorare, vedremo quando…”. Sul suo futuro: “È normale che se perdi dieci partite vai a casa, io penso a vincere la prossima”

“I tre giocatori coinvolti nella cosa successa l’altra sera non sono convocati per la partita di domani: riprenderanno a lavorare poi col tempo e vedremo quando”. Alla vigilia del derby di domani in casa del Torino, l’allenatore della Juventus Andrea Pirlo ha messo la sua parola fine sul caso dell’intervento delle forze dell’ordine per la cena a tarda ora a casa di McKennie, insieme ad Arthur e Dybala. “Non voglio più avere a che fare con questo discorso perché ne abbiamo già parlato abbastanza”.

ESEMPI E SEGNALE

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“La decisione l’ho presa io, per quanto riguarda la parte tecnica, e la società ha fatto il resto prendendo la propria parte di decisioni”, ha spiegato Pirlo. “Questo non è il momento per quello che sta succedendo nel mondo, non solo alla squadra. Non era il momento giusto per farlo per rispetto di tutti quelli che rispettano le regole. E non era il momento due giorni prima della partita. Volevo dare un segnale: siamo degli esempi ed è giusto che ci comportiamo da esempi”. E sulla necessità di alzare la voce ha aggiunto: “Non ci siamo fatti mancare niente quest’anno, abbiamo avuto un po’ di tutto. Non è questo un motivo per alzare la voce fuori del campo, dove i ragazzi sono liberi di fare quello che vogliono nei limiti, ed è sempre stato fatto così. Alziamo la voce in campo quando dobbiamo fargli capire certe cose, fuori sono grandi e vaccinati ed è giusto che facciano quello che vogliono. Nel rispetto delle regole”.

FUTURO E CONFRONTO

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Sulla possibilità che in queste partite il tecnico bianconero si giochi il proprio futuro, ha commentato: “Io penso partita dopo partita e a fare bene il mio lavoro. Poi è normale che se perdi dieci partite vai a casa, ma il mio obiettivo è continuare a fare bene e continuare a lavorare nella Juventus”. Ma sente di avere la squadra con sé: “C’è unità di intenti ma c’è sempre stata. A volte ci è riuscito bene, altre male, ma sempre con un solo obiettivo in testa e remando tutti dalla stessa parte, e continueremo a farlo fino alla fine della stagione”. Eppure dopo il Benevento non c’è stato un confronto: “No non c’è stato perché i giocatori sono arrivati soltanto ieri. C’è stato modo di parlare con tutti però singolarmente, a parte il discorso fatto ieri per i fatti successi. Sappiamo l’importanza della gara e sappiamo di quello che è successo nelle settimane precedenti, però avremo modo domani tutti insieme di affrontarla al meglio e di parlare anche prima della partita”.

DERBY E RIVALSA

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Di fronte c’è una partita non come le altre, la stracittadina col Toro. “Il derby è sempre un derby, c’è sempre la stessa voglia di vincerlo. Non l’ho mai giocato con paura di perdere, l’obiettivo deve essere sempre vincere anche per far contenti i tifosi. Il Torino è cambiato perché ha cambiato allenatore, e sono due tecnici che vedono il calcio in modo completamente diverso. Dovremo affrontarli con grande rabbia perché dopo la sconfitta con il Benevento abbiamo grande voglia di rivalsa, quindi il derby va giocato con grande aggressività e grande voglia di vincere”. La lingua batte dove il dente duole: “Ci sarà grande orgoglio. Una squadra composta di campioni che hanno magari già affrontato momenti come questi ed è normale che non gli piaccia perdere, avranno grande voglia di rivalsa e dimostrare che sono un gruppo fantastico, composto da grandi giocatori che potranno fare sicuramente meglio”.

CHI GIOCA

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Con chi in campo? Pirlo è ancora legato all’esito dei tamponi dopo il ritorno dei giocatori dalle nazionali: “La squalifica di Buffon ormai non ce l’aspettavamo più… Szczesny è da valutare, aspettiamo il tampone e vediamo se sarà disponibile per giocare. Altrimenti c’è Pinsoglio”. La rabbia è anche quella di Ronaldo (“giustamente, perché in competizioni così importanti come le qualificazioni mondiali Var e giudice di linea devono essere presenti. Ma sta bene, per il resto è sereno”) ma la Juve è sicura di contare su chi è rimasto a Torino: “Alex Sandro sta bene, ha recuperato dall’infortunio. Aspettiamo come da protocollo gli ultimi tamponi per vedere chi avremo a disposizione definitivamente, ma Danilo è un’opzione sia in difesa che a centrocampo”. Infine Chiellini: “Sta bene, è rientrato dalla Nazionale perché non poteva giocare la seconda e la terza era su un campo sintetico, ringrazio Mancini: speriamo di poterlo vedere in campo ancora a lungo”. Che non è un’ipoteca sul prossimo anno: “Siamo ancora in questa stagione e pensiamo a questa. Lui e Buffon sono due giocatori della rosa e loro sono importantissimi come sono sempre stati. Io mi baso su quello che vedo e sul presente”. Che si chiama Torino.

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