Pirlo cerca la sterzata decisiva in vista del tour de force

Le statistiche non sono dalla parte di Pirlo. La sosta servirà a trovare una strategia per rimettere in pista una squadra che non brilla, subisce e segna poco. Il tutto in attesa di un dicembre “di fuoco”

Pit stop prima del rettilineo. In cui la Juve dovrà dare un’accelerata decisa alla stagione per arrivare al meglio alla sosta natalizia. Pirlo arriva alla pausa per le nazionali con l’amaro in bocca dei due punti persi al fotofinish contro la Lazio: l’obiettivo è ricaricare le batterie dopo un periodo con alti e bassi e prima di un tour de force che metterà alla prova le ambizioni della nuova Signora.

LA RIPRESA

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Dopo la sosta la Juve se la vedrà con il Cagliari, il 21 novembre, e chiuderà il ciclo infernale il 22 dicembre contro la Fiorentina. Trentadue giorni, dieci partite tra campionato e Champions League. Che vuol dire in campo ogni 3,2 giorni, con tutto quello che questo comporta tra pochi allenamenti e tanti viaggi. Quattro, per la precisione: i bianconeri dovranno affrontare le trasferte di Benevento, Barcellona, Genova contro il Genoa e Parma. Le sei partite in casa, in questo senso, possono essere un piccolo aiuto, considerando che i voli in direzione Kiev e Budapest sono già alle spalle. Le insidie però non mancano: spiccano ovviamente la trasferta al Camp Nou dell’8 dicembre e le sfide di campionato contro Torino e Atalanta, in programma rispettivamente il 5 e il 16 dicembre. Ci sarà poco tempo per pensare, una volta che si tornerà in pista.

LE DIFFICOLTA’

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La fase di riflessione è adesso. Pirlo deve risolvere alcuni problemi che stanno impedendo alla sua Juve di prendere definitivamente il volo. E tra questi spiccano le difficoltà in zona gol e l’eccessiva fragilità dietro. A eccezione delle sfide contro Spezia e Ferencvaros, i bianconeri faticano a concretizzare sotto porta: il solo Ronaldo ha segnato sei reti (in quattro partite) in Serie A, così come tutti gli altri compagni messi insieme. Serve l’apporto di tutti. E urge anche trovare solidità dietro: in questa stagione la Juve ha tenuto la porta inviolata solamente contro Sampdoria, all’esordio, e Dinamo Kiev (non si conta il 3-0 a tavolino contro il Napoli). In questo senso, un aiuto può venire dall’infermeria. Sì, perché l’altro tema caldo durante questa sosta per le nazionali è il recupero degli infortunati. Il ritorno di De Ligt, considerando i problemi dietro, è la nota lieta: manca solo il via libera da parte dell’ortopedico, atteso in questi giorni, e l’olandese potrà tornare a disposizione di Pirlo già nella prima partita contro il Cagliari. Meno certezze su Alex Sandro, sempre più un mistero ma anche lui probabile rientrante dopo la sosta per le nazionali. Si andrà più cauti invece con Chiellini e Ramsey, due calciatori da gestire per evitare ulteriori ricadute: il centrocampista potrebbe averne ancora per una ventina di giorni, un suo ritorno contro il Cagliari è da escludere. Senza dimenticare Dybala, rimasto a Torino per un problema alle vie urinarie ma soprattutto in cerca di se stesso. Dopo la quiete c’è la tempesta: Pirlo è al lavoro per affrontare il tour de force di petto. Per provare a svoltare definitivamente.

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