Pirlo, c’è la Roma: “Cresciuti di testa grazie al k.o. di San Siro. CR7? Un eroe”

Il tecnico bianconero: “Anche io mi arrabbio, siamo al 70-80%”. Senza Dybala e Ramsey sfida Fonseca: “Lo stimo molto, uno dei giochi migliori d’Italia. E senza Dzeko cambia poco”. E si gode le tante scelte a disposizione: “Sono fortunato”

Un ragazzo fortunato. Andrea Pirlo si sente un ragazzo fortunato a guardare in campo e vedere i giocatori che ha a disposizione, vederli quasi tutti (“Dybala ancora a parte, Ramsey ha fatto qualcosa con noi ma non sono ancora a disposizione”) e sapere di poter attingere a piene mani dove vuole. Vedendo la sua creatura crescere: “Siamo al 70-80 per cento. Siamo migliorati molto sull’aspetto mentale. Sicuramente la sconfitta di San Siro ci ha aiutato a capire che bisogna essere sempre concentrati e avere grandi motivazioni ogni partita nonostante gli impegni ravvicinati: se non siamo al top è difficile contro tutti”.

Esempi ci sono in squadra, a partire da Cristiano Ronaldo, che esce un quarto d’ora prima della fine con l’Inter e bisogna anche spiegarglielo: “Vederlo allenare tutti i giorni è stata una sorpresa perché ha ancora grande passione, si diverte e questa è la cosa principale quando giochi ancora a 36 anni, hai vinto tutto, anche stravinto, hai battuto tutti i record. Se hai ancora queste motivazioni sei un eroe, e come lui Buffon, Chiellini, Bonucci… Hanno questa passione ed è questo che li porta a vincere ancora trofei”.

La crescita

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“Manca sempre qualcosa, è difficile trovare la perfezione anche se l’allenatore la vorrebbe da subito”, spiega Pirlo. “Cerchiamo di lavorare per migliorarci partita dopo partita, lo stiamo facendo nel modo in cui siamo messi in campo: siamo molto più equilibrati, abbiamo trovato il nostro modo di giocare, posizionamenti definiti, movimenti di centrocampisti e difensori, costruzione a tre o a quattro… Si migliora giocando. Stiamo migliorando i posizionamenti in campo e nella cura della transizione avversaria. Si può sempre migliorare, purtroppo abbiamo poco tempo per allenarci ma il lavoro al video un po’ ci aiuta”. L’aneddoto: “Riguardando la partita dell’andata non avevamo Alex Sandro e avevo provato Cuadrado a sinistra che non era andato benissimo, non mandavamo McKennie sui calci d’angolo, facevamo battere i calci piazzati a Kulusevski… Cose che succedono non conoscendo bene i giocatori, senza amichevoli certe cose devi provarle in partita. Per cui sì, rivedendo l’andata qualcosa è cambiato”.

Tante scelte

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Da qui il concetto di fortuna vedendo ora tutto l’arsenale a disposizione: “Tante partite ravvicinate le hanno avute anche gli altri. Sì, qualcuna in più tra Supercoppa e Coppa Italia, ma abbiamo la fortuna di avere una rosa ampia: il turnover può essere una grande soluzione. Lo abbiamo fatto martedì e lo faremo domani. Questo mi fa stare tranquillo perché abbiamo tante soluzioni. Finalmente abbiamo quasi tutta la rosa a disposizione. Sono rientrati tutti i difensori, ho quattro terzini che possono giocare qualsiasi tipo di partita, così come quattro centrali che possono coesistere, senza coppie prestabilite, da cui posso scegliere in base a quello che vogliamo proporre in campo, all’avversario e a come siamo messi fisicamente. Stanno tutti bene e per fortuna ora ho ampia scelta”.

Contro la Roma

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Il rispetto per l’avversaria di domani non è di facciata: “La Roma è tra le migliori squadre d’Italia a giocare a calcio, un calcio molto fluido con tante rotazioni dei centrocampisti e giocatori sempre in movimento molto bravi ad attaccare lo spazio senza palla, soprattutto con i trequarti. Dzeko è un grandissimo giocatore ma per il loro tipo di gioco cambia poco con Mayoral, che ha grande prospettiva, sta facendo molto bene e in queste partite non lo ha fatto rimpiangere”. “Dovremo stare molto attenti soprattutto a non perdere palle sanguinose in mezzo al campo: sono molto bravi nelle ripartenze grazie a giocatori di grande gamba. Dovremo essere bravi a fare le preventive con difensori e centrocampisti, e sbagliare poco per non dare loro la possibilità di ripartire in contropiede: è il tema della partita su cui ho lavorato. Dopo qualche problema nelle scorse settimane la Roma si è ripresa subito ed è lì a lottare: ci sono state tante critiche per l’allenatore ma è molto bravo, ho avuto la fortuna di andare a vederlo lavorare e ho molta stima per lui”. Vinca il migliore.

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