Pippo vs Simone, la prima volta contro dei fratelli Inzaghi

Raccontare oggi quello che successe in una domenica di 22 anni fa a casa Inzaghi ha ancora più significato: stasera con Benevento-Lazio si sfidano i fratelli più famosi del calcio italiano. Simone, che ormai da quattro anni siede sulla panchina biancoceleste, ha da poco riportato la sua Lazio agli ottavi di Champions League (impresa che ha ripetuto a distanza di 20 anni, quando era lui il goleador europeo dei biancocelesti); Pippo, dopo aver guidato dalla panchina il Benevento alla vittoria dello scorso campionato di B, si sta ripetendo nella massima serie con risultati e prestazioni convincenti. Un grande onore per papà Giancarlo e mamma Marina, che dopo essersi goduti i tanti trionfi in campo dei loro figli, seguono con orgoglio la loro entusiasmante avventura da allenatori. Sicuramente stasera faranno il tifo per un bel pareggio, ma come finì la prima volta in cui i due si affrontarono da calciatori in Serie A?

La prima volta

Il 4 ottobre 1998 allo Stadio Delle Alpi di Torino, Juventus e Piacenza si affrontano per la quarta giornata del campionato 1998-99. I campioni d’Italia in carica allenati da Lippi hanno cominciato benino in Serie A (6 punti nelle prime tre gare) e malino in Champions League (due pareggi con Galatasaray e Rosenborg), ma quello che preoccupa il tecnico viareggino, come dirà ai microfoni a fine gara, è il gioco della squadra: poco fluido. Dall’altra parte, l’allenatore dei biancorossi Materazzi può ritenersi ben più soddisfatto: il Piacenza ha pareggiato contro la Lazio alla prima giornata, grazie al primo gol in A di Simone Inzaghi proprio contro la squadra che allena oggi; perso contro l’Inter arrendendosi solo al calcio di rigore trasformato da Ronaldo; e battuto il Vicenza nell’ultima sfida. Tante le assenze nella Juve, con Lippi che deve rinunciare a otto giocatori, mentre nel Piacenza è indisponibile il solo Piovani. La partita si sblocca subito: all’ottavo minuto è proprio Superpippo a portare in vantaggio Madama. Il numero 9 si conferma padrone dell’area di rigore e incorna in rete sulla punizione pennellata dal vertice sinistro da Del Piero. Sembrerebbe l’inizio di una domenica da incubo per gli ospiti, ma il campo dirà tutt’altro. È Simone Inzaghi ad avere sui piedi la palla dell’1-1, che non concretizza a tu per tu con uno straordinario Rampulla. Il secondo portiere della Juventus compie ancora un paio di grandi interventi, prima sulla rasoiata verso il centro di Buso, poi sulla punizione di Giovanni Stroppa. È lui il protagonista del match tra i bianconeri, e a fine gara davanti alle telecamere, risponderà così alla domanda sul titolare Peruzzi: “Cerco di sostituirlo nel miglior modo possibile perché un portiere come Angelo è unico al mondo”. La Juve non concretizza le chance per il raddoppio a cavallo tra i due tempi, entrambe sui piedi del gigante croato Tudor, che si conferma fenomenale nel gioco aereo, un po’ meno con il pallone trai piedi. Ci prova anche Pessotto con una buona incursione centrale, ma sulla sua conclusione vola Valerio Fiori. Il portiere piacentino si ripete ancora su Tudor, che questa volta di testa centra lo specchio della porta. Nel finale Pippo Inzaghi ha la palla del raddoppio, sulla quale è ancora superlativo Fiori. Finisce 1-0 per la Juve un match che poteva terminare con molte più reti, ma con protagonisti assoluti i due portieri. Filippo Inzaghi vince il primo personale scontro in carriera contro il fratello Simone.

Simone vs Pippo, il bilancio di quella stagione

Nella prima stagione in Serie A che ha visto protagonisti i fratelli Inzaghi, il più piccolo ha battuto il più grande. Filippo arriva al campionato 1998-99 con tre stagioni di esperienza in più nella massima serie, dove già si è tolto la soddisfazione di vincere la classifica marcatori (nel 1996-97 quando vestiva la maglia dell’Atalanta con 24 gol). Simone, però, inizia alla grande punendo nel giorno del debutto la sua amata Lazio, dove approderà nell’estate successiva. Al termine del girone d’andata le reti del numero 20 biancorosso sono 7, compresa una doppietta al Parma alla 16esima. Il 27 febbraio arriva addirittura una tripletta contro il Bologna, nel giorno in cui la squadra di Materazzi si impone con un roboante 5-0 sui rossoblù. Quattro reti consecutive tra la 25esima e la 28esima (una per gara) portano al Piacenza 9 punti, mentre l’ultima si registra alla penultima ed è decisiva per il prestigioso successo al Tardini contro il Parma (0-1). Grazie soprattutto alle prestazioni di Inzaghino, il Piacenza ottiene una tranquilla salvezza. Resterà questa la miglior stagione in carriera per Simone Inzaghi dal punto di vista delle reti segnate (15). Dalla sua, anche Pippo chiude in doppia cifra con 13 gol in campionato, più uno nello spareggio Uefa contro l’Udinese. 8 le marcature nel girone d’andata, in cui spiccano le tre messe a segno nel 3-0 contro la Salernitana. 5 quelle nella seconda parte di stagione. Curioso il fatto che in un’annata in cui la Juventus centra un deludente settimo posto, ogni qual volta Superpippo trova il gol, la sua squadra non perda mai.

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