I due fratelli lanciano Lazio e Venezia. Il maggiore racconta: «È più piccolo, ma riesce a far tutto prima di me»
ROMA – Un sabato pazzesco a casa Inzaghi. Il capolavoro tattico della Lazio di Simone per schienare il Pescara del suo amico Oddo. L’adrenalina di Pippo a spingere il Venezia, colpo in trasferta ad Ancona chiudendo in otto, vittoria epica e primo posto. Papà Giancarlo in costante collegamento telefonico con i suoi due figli allenatori, ex centravanti, fratelli e colleghi. Ieri Pippo a pranzo dai genitori a Piacenza e prima un’ora di viaggio in autostrada per raccontare il rapporto con Simone, anima gemella, di tre anni più piccolo, diventato tecnico quando lui era ancora un predatore dell’area. Tutto a poche ore da Milan-Lazio, il cuore in tumulto e quella pagina rossonera da non sfogliare per espressa richiesta. Il presente e il futuro sono in Laguna, dove sta nascendo il suo nuovo sogno.
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Simone in campo con la Lazio, Pippo con il Venezia che stava per iniziare la partita di Ancona. Come vivete le partite?
«Avevo il telefono in mano, ogni cinque minuti durante il riscaldamento del Venezia lo guardavo per vedere cosa stava facendo mio fratello. Ho dato una sbirciatina anche nell’intervallo. La prima cosa è pensare alla mia squadra, ma sapere che Simone stava vincendo mi ha rasserenato. Conosco la sua lazialità, la maniacalità che mette nel lavoro, so quanto ci tiene alla partita e poi questa l’aveva studiata bene. Il Pescara aveva giocato bene con il Napoli che fa 4-3-3- Ha scelto di cambiare e di giocare in quel modo. Queste sono cose da allenatore navigato, sono molto contento per lui».
Il rapporto è strettissimo.
«Sì, abbiamo un legame straordinario, grazie alla nostra famiglia. Viviamo uno per l’altro, non è che se guardo cosa fa mio fratello mi distraggo. Se so che va bene, mi rilasso e mi carico. Facciamo questo mestiere con grande passione, i risultati premiano il lavoro e il rapporto con lo staff».
È vero che vede gli allenamenti su Lazio Style Television?
«Sì. Sono sempre collegato, mantengo Lazio Style e anche Milan Channel. Quando posso guardo gli allenamenti, soprattutto quelli di mio fratello, e se non posso ci sono le repliche. A parte il lavoro, le idee, la collaborazione con lo staff vedo grande amicizia tra i giocatori della Lazio, li vedo scherzare al momento giusto. Simone riesce a far divertire la squadra e tutti sanno quando c’è da lavorare sodo. Sono contento per lui. Prepara alla grande le partite. Ricordiamoci come è andata in difficoltà la Juve. Ha fatto sei anni importanti nel settore giovanile, vincendo con la Lazio, e l’anno scorso si è presentato facendo molto bene, nelle ultime sette partite, con una squadra in disarmo quando l’ha presa. Gli faccio i complimenti, si sta imponendo con la caparbietà e la sicurezza di un veterano».
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