Pioli: «Sognavo l'Inter ma la Juve…»

Pioli: «Sognavo l'Inter ma la Juve...»
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L’allenatore racconta: «La mia prima passione fu il nerazzurro, da calciatore ero sul punto di venire a Milano ma da Torino arrivò un’offerta migliore»twitta

TORINO – «Allenare l’Inter non è una cosa da tutti, penso di esserci arrivato nel momento giusto della mia carriera. Ho dovuto fare esperienza, adesso mi sento pronto e preparato per una squadra così. L’Inter è una grande società, sta attraversando un momento delicato, quindi bisogna lavorare 24 ore al giorno». Lo ha detto, parlando a Sky sport, Stefano Pioli, allenatore dell’Inter. «Ero molto positivo dopo il primo confronto con la proprietà cinese, ero stato chiaro con le mie idee, le ambizioni e i propositi, anche se ammetto che c’è stata un po’ d’ansia prima della telefonata decisiva – racconta Pioli, ripercorrendo quei famosi ‘provini’ per conquistare la panchina nerazzurra -. Mio padre tifava Inter, da ragazzino la prima partita che ho visto è stata Bologna-Inter, quindi la mia prima passione è stata nerazzurra. L’Inter l’ho sfiorata da calciatore, dovevo andare a giocare nell’Inter, poi la Juventus offrì di più. Ma adesso il mio desiderio di far parte dell’Inter si è realizzato».

QUANDO PIOLI VESTIVA LA MAGLIA DELLA JUVE

«Icardi è una bellissima persona, un esempio per tutti, un grande professionista. La proprietà è molto presente, ci sostiene sempre in ogni sforzo, c’è uno scambio continuo di opinioni e il rapporto si sta consolidando. Uscire dall’Europa League è stata una vera delusione, la situazione era già compromessa, ma in Israele ci abbiamo messo del nostro». Pioli guarda avanti. «Fare bene in Europa è importante per il futuro dell’Inter. Arrivare in Champions? Per riuscirci bisogna pensare una partita alla volta, servono tanti punti – ha proseguito -. Nel mercato di gennaio proveremo a trovare giocatori con caratteristiche che ci mancano, per vedere se possiamo rimediare ad alcune lacune. Dobbiamo ridurre il numero dei calciatori in rosa per fare crescere chi resta. Banega? A me piacciono i giocatori tecnici, da lui ci aspettiamo molto, perché ha qualità, ma finora gli è mancata continuità». «Un allenatore che mi ha stupito? Sarri – ha concluso -. Un calciatore decisivo? Direi Higuain».

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