Pioli promuove il Milan: “Siamo stati padroni, due punti persi”

Il tecnico rossonero: “Non sono soddisfatto del risultato, ma lo sono della prova. Abbiamo concesso poco. Nell’ultima parte di campo, però, avremmo dovuto essere meno frenetici”

Ci sarà (più di) qualcosa da rivedere. Un paio di aspetti, soprattutto, saranno facilmente oggetto di riflessione – e intervento – da parte di Stefano Pioli lungo la settimana. Uno è mentale: dopo il gol dell’Atalanta il suo Milan si è disunito, non ha reagito, ha perso l’intensità e la convinzione che aveva messo nei primi venti minuti. Insomma, lo svantaggio l’ha fatto sbandare ed è qualcosa che non siamo abituati a vedere. Il secondo problema è tattico: il gol avversario, così come era successo con l’Udinese (e, più di una volta, anche nelle amichevoli estive), è arrivato per una fase difensiva mal interpretata. Talmente male da permettere a Malinovskyi una solitudine totale nel momento di scoccare il sinistro vincente.

Frenesia

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Per il resto, in termini pratici, un pareggio a Bergamo alla seconda uscita di campionato di certo non grida vendetta. Ci può stare anche perché, come ha ricordato il tecnico rossonero in vigilia, quello con l’Atalanta era uno scontro diretto per l’Europa. E così Pioli a fine gara cerca visibilmente il bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo fatto una buona partita, sono soddisfatto della prova, anche se non lo sono del risultato. Abbiamo concesso poco, giocato con spirito. Siamo stati padroni, c’è mancata precisione nell’ultima porzione di campo e avremmo però dovuto essere meno frenetici nel secondo tempo, sarebbero serviti più palleggio e lucidità. Sono d’accordo se si parla di due punti persi. I cambi? Non li ho fatti per prestazioni insufficienti, ma perché ho giocatori forti. Ci è mancato poco per vincere la partita. Tante piccole possibilità non sfruttate. La prestazione mi è piaciuta, l’Atalanta ha fatto due tiri in porta: vuol dire che abbiamo fatto una grande gara in entrambe le fasi”. E su De Ketelaere dice: “Charles è in crescita, mi è piaciuto molto. E’ un ragazzo appena arrivato, deve conoscere i compagni e i compagni devono conoscere lui. Ha una capacità di coprire la palla sotto pressione, sono sicuro ci darà una mano. Il mercato? Io spero che Kjaer non ci metta troppo tempo per riprendere la condizione e che Krunic recuperi”.

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