Il tecnico rossonero: “Francesco caratterialmente è già maturo. Può darci una mano se ci sarà l’occasione”. Avrà il numero 73
24 novembre 2023 (modifica alle 15:09) – milanello (varese)
Dice Stefano Pioli: “Mai come in questo momento le parole servono a poco. Servono molto di più i fatti: dobbiamo dimostrare di aver capito i nostri errori e mettere in campo prestazione di alto livello per 95 minuti”.
l’ora di camarda
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I fatti, allora: domani sera Francesco Camarda, anni 15, sarà a San Siro con la maglia rossonera addosso. La numero 73. Pronto a entrare e a dare una mano per la sfida chiave alla Fiorentina, parole di Pioli. E allora veniamo alle parole, che nel caso del baby bomber milanista contano eccome: “Il talento non ha età e lui ce l’ha – spiega Pioli -. Il destino a volte ti crea certe occasioni, noi dovremo essere bravi ad accompagnarlo nella crescita perché parliamo di un ragazzo molto giovane. Dal punto vista caratteriale Camarda però è molto maturo, è pronto a darci una mano se ce ne sarà bisogno, in questi giorni ha fatto molto bene. Sono sicuro che avrà un grande futuro”. La storia bussa alla porta, o meglio alla panchina: Camarda partirà da lì, con Jovic titolare, ma a partita in corso…
meno infortuni
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Gli altri grandi temi: il problema infortuni e la tenuta del Milan lungo i 90 minuti. Sul primo caso Pioli assicura: “La sosta ci è servita per trovare delle migliorie, sono sicuro che i numeri sugli infortuni miglioreranno in futuro. L’unico cruccio che ho è che non siamo riusciti in questi anni ad abbassare il numero degli infortuni. Ogni anno abbiamo provato a cambiare qualcosa per migliorare le cose. Ogni giocatore ha la sua storia, qualcuno si è fatto male perchè ha giocato tanto, altri perchè hanno giocato poco. Non stanno capitando solo a noi, ma i nostri numeri sono negativi. Domani recuperiamo Calabria, Pulisic e Loftus-Cheek. Se ho chiamato il c.t. della Svizzera per l’infortunio di Okafor? Mai chiamato un commissario tecnico. Il problema sono i calendari troppo compressi, poi che le nazionali….”. Più degli uomini però conterà la testa, e arriviamo al secondo nodo rossonero: “Il nostro errore è il calo di attenzione lungo la partita. È la prima volta da quando alleno il Milan che i secondi tempi sono così penalizzanti rispetto ai primi tempi. È un problema di qualità che può essere tecnica e di concentrazione”.
il momento
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Tra Fiorentina e Dortmund il Milan e Pioli si giocano una buona fetta di futuro: “So benissimo cosa rappresenta il mio ruolo: tanti onori e tante critiche. Vado avanti con le mie idee, il mio club e la mia squadra. Resto convinto di avere un gruppo forte, se ci sentiamo in corsa per lo scudetto? A 26 giornate dalla fine possiamo, ma non deve essere questo il nostro pensiero adesso”. Né scudetto né Ibra: “Se Cardinale ha visto qualcosa di eccezionale in lui non si è sbagliato. Ibra, se dovesse tornare, sarà una risorsa importante”.
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