Pioli le seconde volte in cui non perdona: Conceicao e Inzaghi avvisati

Il tecnico del Milan ha dimostrato di saper imparare dalle sconfitte. Ora ha la chance di riscattare le sconfitte con gli ultimi rivali in panchina che l’hanno battuto. Poi toccherà a Italiano e Simeone

Sergio Conceicao, Simone Inzaghi. E poi, dopo la sosta, Vincenzo Italiano e Diego Simeone. Cos’hanno in comune questi allenatori? Stefano Pioli può facilmente dare risposta al quesito: sono tutti colleghi con cui ha perso l’ultimo scontro diretto. In modi differenti, va detto: nettamente col Porto di Conceicao, rovinosamente contro lo Spezia di Italiano e la Lazio di Simone Inzaghi (passati nel frattempo sulle panchine di Fiorentina e Inter), immeritatamente contro l’Atletico del Cholo. Attenzione però, perché una delle grandi abilità di Pioli è quella di imparare le lezioni e apportare i giusti correttivi in vista del successivo rendez vous. I fatti lo dimostrano.

in italia

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L’esempio più lampante viene dalle sfide con l’Atalanta nella scorsa stagione. All’inizio della sua avventura rossonera, Pioli prese una ripassata clamorosa a Bergamo, ma era ancora l’annata 2019-20. Nel campionato seguente, schiacciante vittoria della Dea a Milano, ma rivalsa rossonera in trasferta nel giorno più importante, quello della qualificazione in Champions dopo sette anni di attesa. Altrettanto evidente la “vendetta” sulla Juve di Pirlo, ribaltata 3-0 nel girone di ritorno dopo il 3-1 bianconero al Meazza.

in europa

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A proposito di rovesci rossoneri, come non ricordare quello a San Siro contro il Lilla nella scorsa Europa League? Il Milan, che veniva da una straordinaria serie di risultati utili consecutivi, perse 3-0, travolto da uno Yazici in versione Pallone d’oro. Nel match di ritorno, i rossoneri non vinsero ma strapparono un pari utile per la qualificazione, colmando in brevissimo tempo il gap che sembrava separarli dalla squadra poi diventata campione di Francia. Studiare, adattarsi, correggere, migliorare: è nelle corde di Pioli, che peraltro ricorda spesso come “preparare le partite e scegliere la strategia adeguata sia la cosa più stimolante per un allenatore”. Porto, derby, Fiorentina, Atletico: se Stefano cerca rivincite, il calendario è propizio.

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