Pioli: “Juve-Napoli il 7 aprile? Il Milan vuole continuare in Europa…”

MILANOStefano Pioli punta la sfida di domani contro il Napoli, crocevia importante per la corsa al primo posto: “Lo scudetto? Dobbiamo concentrarsi sulla sfida di domani, la gara più importante è quella di domani sera. Non possiamo fare dei conti, dobbiamo pensare solo a vincere più partite possibili – spiega l’allenatore del Milan in conferenza stampa – Il campionato è ancora lungo e le posizioni sono ancora da decidere. Ci siamo rilassati soltanto una volta a La Spezia, nelle altre partite non è mai mancata la determinazione. Alleno un gruppo di giocatori molto responsabili, un gruppo di qualità. Anche nelle difficoltà numeriche ho la possibilità di contare su giocatori forti. Se giochiamo da squadra e siamo attivi, se collaboriamo, allora possiamo diventare forti. Intensità e qualità devono andare di pari passo per mantenere questi livelli“.

Pioli: “Ottimo lavoro di Gattuso al Milan”

Pioli poi elogia l’allenatore del Napoli: “Gattuso? Aveva fatto un ottimo lavoro qua, poi il Milan è passato attraverso un altro allenatore, è difficile capire cos’ha lasciato e cosa no“. Se il Napoli di domani sarà simile al Verona, Pioli aggiunge: “Difficile, sono diversi i modi di giocare. Sono due squadre molto diverse nelle posizioni in campo, però è vero che hanno difensori forti fisicamente e attaccanti veloci“. L’allenatore rossonero fa poi il punto sugli infortunati: “Gli acciaccati sono Calabria e Romagnoli; oggi Alessio si è allenato con la squadra ma ha ancora qualche problemino. Sono in dubbio per domani. Penso che recupereremo Theo, Calha e Rebic. Per Ibra, Mandzukic e Isma bisogna aspettare la prossima settimana“.

Pioli e il rinvio di Juve-Napoli

Sul rinvio di Juve-Napoli al 7 aprile è sibillino: “Noi speriamo di andare avanti più possibile in Europa League e giocare ogni tre-quattro giorni, puntiamo ad andare avanti fino alla fine. Su quello che fanno gli altri è meglio che commentiate voi“. Qualcuno fa notare a Pioli come il suo Milan non sembri più dipendente da Ibrahimovic, ma da Pioli stesso: “Ibra è il nostro faro – spiega l’allenatore – ma il Milan è dipendente dal nostro gioco. I leader sono tanti perché riconosciamo un certo modo di stare in campo“. Della ricetta per risollevare il Milan verso la lotta scudetto dice: “Il lavoro e la convinzione nelle nostre qualità. Degli inciampi non possono far dimenticare ad una squadra come si gioco, quello che ci ha permesso di essere la sorpresa del 2020. Dovevamo solo rivedere delle situazioni ed avere una squadra molto più compatta. La fiducia non è mai mancata nonostante all’esterno si parlasse di tanta negatività, ma non era così“. 

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