Pioli in conferenza: “Ibra non ci sarà. Toro insidioso, stringiamo i denti”

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CONFERENZA MILAN PIOLI

Milan-Torino, le parole di Pioli alla vigilia del match di Serie A

CONFERENZA MILAN PIOLI – Domani sera, alle ore 20:45, si disputerà, a San Siro, la sfida Milan-Torino. La gara sarà valida per la 17^ giornata della Serie A 2020-2021.

Stefano Pioli, tecnico rossonero, si troverà costretto ad ovviare alle assenze di Matteo Gabbia, Ismaël Bennacer, Hakan Calhanoglu, Ante Rebic, Rade Krunic, Alexis SaelemaekersZlatan Ibrahimović. L’allenatore emiliano, però, promette battaglia per conservare il primo posto in classifica davanti all’Inter.

Alle ore 14:30 Pioli parla in conferenza stampa al ‘Milanello Sports Center‘ di Carnago (VA) per introdurre i temi principali del match di campionato.

Restate, dunque, su ‘PianetaMilan.it‘ per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta di mister Pioli. Qui di seguito le sue parole.

LIVE – LE PAROLE DI PIOLI ALLA VIGILIA DI MILAN-TORINO

Quasi tutto pronto, a Milanello, per la conferenza stampa di Pioli alla vigilia di Milan-Torino. Si parte, come previsto, intorno alle ore 14:30.

SI COMINCIA!

Se le tante assenze possono anche portare benefici: “È una lunga stagione e complicata. Per tutti possono esserci situazioni e momenti così. È inutile perdere energie su cose che non possiamo controllare, meglio impegnarci a trovare soluzioni e pensare positivo”.

Sul Torino: “Era normale avere difficoltà con un nuovo allenatore, ora hanno trovato fiducia e sono in un momento positivo. Dobbiamo rispettare l’avversario”.

Sulla reazione post sconfitta: “L’abbiamo gestita come abbiamo gestito le vittorie. Abbiamo valutato e analizzando, capendo situazioni positive e negative. Non c’è stato bisogno di particolari interventi miei o di Maldini per sollevare il morale dei giocatori. Sanno che la strada e giusta e che abbiamo giocato una partita giusta. Sanno anche che dobbiamo pensare alla prossima partita”.

Sugli infortunati: “Saelemaekers e Bennacer nelle nostre previsioni hanno come obiettivo il Cagliari, ma sono da valutare giorno per giorno. Stanno bene, ma non hanno forzato. Anche Ibra sta seguendo il suo programma. Oggi ha lavorato con chi ha giocato meno, ma non sarà della partita domani”.

Sul peso delle assenze: “Sappiamo che dobbiamo stringere i denti domani, perché ne abbiamo davvero tanti di assenti. Però pensiamo di poter tornare quasi a pieno regime col Cagliari. Ora dobbiamo pensare solo a domani sera. Ne abbiamo bisogno per fare una prestazione convincente. Se mancano sette giocatori qualsiasi squadra sarebbe in difficoltà. Ma torneremo ad avere tanti giocatori disponibili”.

Su Calhanoglu e la voglia di rivalsa di Giampaolo: “Siamo concentrati a far bene e possiamo fare bene anche con le assenze. I nostri avversari avranno tanti stimoli per tanti motivi, ma li abbiamo anche noi”.

Sugli errori difensivi: “Penso che ce ne siano stati un paio nei primi due gol. Le nostre sbavature sono state accentuate della qualità degli avversari. Lavoriamo per risolvere questi problemi. Il motore non si sta inceppando. Le sbavature fanno parte delle partite. Con avversari di livello vieni colpito subito”.

Sull’umore dei giocatori e sui rinnovi: “La mattina dopo la partita la maggior parte dei giocatori hanno chiesto di vedere le immagini per capire dove potevamo far meglio. Fa capire la voglia della squadra e come capisce che ci sono cose buone e cose che si possono sempre migliorare. Ho visto concentrazione e voglia di tornare a vincere. Sul mercato c’è grande condivisione con l’area tecnica. Non dobbiamo farci prendere dalla fretta, qualcosa la faremo. Ma quando ci saranno le occasioni giuste”.

Cosa lo preoccupa della partita col Toro: “I miei pre partita sono molto simili. C’è la convinzione di essersi preparati bene e la preoccupazione perché il calcio è imprevedibile. Può succedere di tutto in positivo e negativo. La preoccupazione è solo nell’affrontare una squadra forte. Sono sicuro che i giocatori saranno determinati, attenti e vogliosi”.

Sul rinnovo di Calhanoglu e Simakan: “Credo che ci sia la volontà di prolungare i giocatori in scadenza. Come sempre c’è una trattativa. Io sono qui ad aspettare, ma la volontà credo ci sia da entrambe le parti. C’è positività a far bene, questo è ciò che conta. Vedere giocatori interessati a far bene. Su Simakan non commento, parlo di chi alleno”.

Su Leao: “Penso abbia fatto un’ottima partita, muovendosi sempre e non dando punti di riferimento. L’aveva fatto anche a Benevento. Non deve più fare passi indietro. Ha qualità, sta diventando anche d’intensità”.

Su Kjaer e Calhanoglu e su Calabria: “Kjaer era affaticato, ma si è allenato con la squadra. Domani sarà decisivo. Calha ha dolore alla caviglia e oggi non si è allenato, domani vedremo come andare avanti con lui. Calabria è un giocatore intelligente. Ha impiegato i primi minuti per comunicare bene con i compagni di destra, poi l’ha fatto molto bene. Ha dato le risposte che aspettavo. Sta facendo bene e in caso di bisogno può essere utile anche in mezzo al campo”.

Sulla consapevolezza di essere grandi: “Ci sentiamo forti. I ragazzi lo sanno e lo stanno dimostrando, in campo e negli atteggiamenti. Anche con la Juve. Abbiamo avuto l’occasione anche di segnare a poco dalla fine per rimettere in corsa, non molliamo mai e i ragazzi fanno bene a crederci. Sappiamo che però dobbiamo mantenere il livello alto per restare ad alti livelli. Dobbiamo pensare partita per partita, ad aprile poi guarderemo la classifica per vedere dove possiamo arrivare”.

Su Diaz e Hauge: “La personalità la hanno e hanno anche dimostrato le qualità che hanno. Mi aspetto sempre il massimo, perché hanno le qualità anche per le giocate vincenti. Hanno già dimostrato, ma devono continuare a crescere. Se siamo i più giovani in Europa bisogna dare il tempo ai giovani, soprattutto stranieri, di trovare equilibrio. Hanno però atteggiamento e testa giusti”.

Su Ibrahimovic: “Aspettiamo tutti i rientri. Abbiamo dimostrato di essere forti tutti insieme. Ci servono tutti i giocatori. La presenza di Ibra aumenta il livello di qualità, forza e mentalità”.

PM – Sulla classifica, se può far bene essere ancora primi dopo la sconfitta: “A noi fanno bene le nostre partite. Uscire dal campo con la consapevolezza di aver raggiunto un livello alto ed essere stati all’altezza. I risultati poi sono stati positivi. Ma sono le prestazioni a renderci felici. Poi esser primi ci rende orgogliosi, ma ora serve a poco. Concentriamoci perciò su questo e sul vincere più partite possibili da qui alla fine”.

Su Leao al 100% sempre: “Secondo me è stato in partita per 90 minuti nelle ultime due. Gli attaccanti dipendono anche dalla squadra e da quanto tiene la palla e quanto fa la partita. Lui però è stato in partita. Lui sa cosa intendo con stare in partita. Sta crescendo e spero che continui a crescere”.

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