Pioli: “Ibra non ci sarà. Toro insidioso, ma ci sentiamo forti”

L’allenatore rossonero: “Con la Juve abbiamo dimostrato di essere grandi. Mercato? Nessuna fretta, fiducia per i rinnovi di Calhanoglu e Donnarumma”

Se per caso a qualcuno fosse sfuggito l’invito – chiamiamolo così – di Maldini prima della partita con la Juve, ci ha posto rimedio Pioli con parole ancora più chiare: a Milanello gli alibi restano fuori dal cancello. Dove per alibi si intende un plotone di indisponibili lungo così che potrebbe essere una comoda scorciatoia per affrontare il futuro a breve termine. Giusto così, una corretta mentalità da primato affonda le radici anche in questi aspetti. E così, sebbene per domani contro il Torino Pioli ritrovi soltanto Tonali e oltretutto perda pure un pezzo da novanta come Calhanoglu, il tecnico rossonero bada soltanto alle qualità complessive della sua rosa. “Gli assenti? Inutile perdere energie su cose che non possiamo controllare. Meglio usarle per trovare soluzioni e pensare positivo. La squadra sta bene, gioca e sa ciò che deve fare, a me basta questo”.

Ci sentiamo forti

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La parola d’ordine ovviamente è rialzarsi immediatamente, in modo da mandare un messaggio chiaro alla concorrenza e allo stesso tempo convincersi con chiarezza che il k.o. con la Juve è stato soltanto un incidente di percorso e non l’inizio di una catastrofe. “Abbiamo gestito questa sconfitta allo stesso modo di come gestiamo le vittorie. Non c’è stato bisogno di un mio intervento particolare per sollevare il morale, i giocatori sanno che abbiamo fatto una partita corretta. Abbiamo consapevolezza e assoluta convinzione nei nostri mezzi e grandissime motivazioni”. E sul clima che ha trovato al campo nelle ore successive alla Juve, risponde con un esempio concreto: “Il giorno dopo la partita i giocatori sono venuti a chiedermi di rivedere le immagini per analizzare dove e come intervenire, ed è una cosa che fa capire molto di questo gruppo. Ho visto grande concentrazione. I primi due gol della Juve sono arrivati da nostre sbavature, quindi lavoriamo per migliorare queste situazioni. Le posizioni iniziali erano giuste, poi le coperture non lo sono più state. Ma non è che il motore si stia inceppando. Noi ci sentiamo forti e i ragazzi me lo dimostrano tutti i giorni e in tutte le partite. Una squadra che non molla mai, però sappiamo che per restare a certi livelli occorre mantenere alta la condizione fisica e mentale. Ad aprile capiremo dove possiamo arrivare”.

Rinnovi

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Prima di aprile ovviamente ci sono altri passaggi importanti, per portare il gruppo fuori dall’emergenza medica. A Cagliari, fra dieci giorni, dovrebbero tornare Ibra, Bennacer e Saelemaekers per esempio. Oggi lo svedese ha svoltO una parte di lavoro in gruppo ma per domani non sarà convocato. Possibile rivederlo nel bis col Torino in Coppa Italia martedì. Infine, alcune riflessioni su qualche singolo. Leao, per esempio: “Ora non deve più fare passi indietro, è diventato un giocatore di livello e di qualità, ha trovato l’intensità giusta. Mi aspetto che la crescita continui”. E poi, i rinnovi delicati di Donnarumma e Calhanoglu: “La volontà della proprietà e dell’area tecnica è quella di proseguire, ma ovviamente c’è una trattativa di mezzo. Però credo ci sia anche la volontà da entrambe le parti. I ragazzi sono molto attenti e sereni nella loro professione e per me conta questo”.

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