Pioli: “I dettagli fanno la differenza. Momento no dell’Atletico? Non ci credo”

L’allenatore alla vigilia della Champions: “Sfida importante ma non decisiva”. Brahim Diaz: “Siamo come una famiglia, non mi sento leader”

Non vede l’ora, Stefano Pioli. E alla vigilia del match con l’Atletico Madrid, fondamentale per il percorso del Milan in Champions, misura bene le parole: “Stiamo facendo le nostre esperienze, fin qui abbiamo sfruttato ogni occasione per fare meglio – è il suo pensiero in conferenza -. Essere giovani dà vantaggi, dove non arriviamo con l’esperienza dobbiamo sopperire con le idee e con le entusiasmo. Domani avremo una partita non decisiva ma molto importante, vogliamo togliere quello zero dalla classifica”. Pioli non crede a un momento difficile dell’Atletico, dopo l’ultima sconfitta in campionato: “Fino a sabato era ancora imbattuto, è forte e solido, serve una gara di altissimo livello tecnico, i particolari faranno la differenza. Di sicuro la prestazione di Liverpool servirà, saremo più pronti. Il mio rapporto col Milan? Nella mia testa non ha scadenza… pensiamo solo a raggiungere i nostri obiettivi, a vivere il presente. Lavoriamo duro, a cominciare dalla partita di domani che sarà complessa”.

GIROUD, THEO E GLI ALTRI

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Il tecnico rossonero non è preoccupato dalla prestazione opaca di Giroud al Picco: “Il minutaggio di Olivier a La Spezia è stato commisurato al fatto che aveva perso un po’ di allenamenti e di ritmo, sono certo che da qui in avanti potrà darci un grande aiuto”. L’altro francese su cui puntare, anche in fase offensiva, è Theo Hernandez: “L’ultima partita è stata tra le migliori, sta arrivando a toccare altissimi livelli di prestazione. Sta migliorando anche in difesa e diventando completo, sta modificando il suo modo giocare ed è in un momento eccellente”. Infine, Pioli fa il punto sulla situazione infortunati: “Per Kjaer e Florenzi saranno fondamentali gli allenamenti di oggi pomeriggio e domani mattina, mi auguro che possano essere disponibili. Per gli altri se ne parlerà dopo la sosta”.

OCCHI SU BRAHIM

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In conferenza c’è anche Brahim Diaz, partito alla grande in questa sua seconda stagione rossonera, la prima col “10” sulle spalle. “Ho sempre avvertito la fiducia di Pioli, dello staff e del club – dice il trequartista spagnolo -. In Italia ci sono molti talenti giovani, che si stanno imponendo. Sento di essere cresciuto in quanto a leadership, ma senza il resto della squadra non potrei fare nulla. Non mi sento un leader, do solo il mio contributo”. Il ruolo di sostituto di Calhanoglu, dopo il trasferimento del turco all’Inter, non lo spaventa: “Faccio solo del mio meglio, cerco di segnare e aiutare i miei compagni con gli assist. Uno per tutti e tutti per uno, siamo come una famiglia. Siamo in un buon momento, lo spirito è quello giusto e c’è voglia di far bene”. Da spagnolo che viene dal Real Madrid, quella coi Colchoneros è una sfida dal sapore particolare: “Ora gioco per il Milan, anche se è chiaro che la mia esperienza nel Real Madrid ha un’influenza su questa partita. Con l’Atletico sarà dura, ha esperienza e giocatori che lottano fino all’ultimo minuto, spesso segnando anche negli istanti finali. Per vincere servirà migliorare”.

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