Pioli e quelle vecchie specialità: è sempre un Milan da rimonta

I rossoneri che riagguantano l’avversario, come a Torino, non sono una novità: nel 2019-20 successe sette volte e la scorsa stagione nove. La mano dell’allenatore

Ci sono due modi per infastidire Stefano Pioli. Arrivare in ritardo a una riunione tecnica, ed è successo due volte in vent’anni, e farlo trovare imbottigliato nel traffico quando guida. Al volante si toglie l’abito da gentleman e inizia a lampeggiare, suonare, sorpassare. Un po’ come il suo Milan quando va sotto. Sarà per questo che i suoi ragazzi rimontano sempre. Così fin dal primo giorno in cui ha messo piede a Milanello: 7 rimonte nel 2019-20, 9 la stagione scorsa e una quest’anno, la prima, contro la Juve all’Allianz (1-1). Il solito Rebic ha riacciuffato i bianconeri, scappati via con Morata nel primo tempo e raggiunti dal croato con un guizzo di testa.

Dna da rimonta

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Il Milan non molla e si esalta nel “traffico”. Il graffio di Ante ha ripreso una partita che si era messa male, come succede spesso, perché il piolismo fa anche rima con rimonte. L’anno scorso ne ha confezionate 9 in tutta la stagione, soprattutto in Serie A. Guizzi fondamentali per il ritorno in Champions. Eccoli qui: Milan-Verona (da 0-2 a 2-2 con Ibra e l’autorete di Magnani), Milan-Parma 2-2 (altra rimonta con 2 gol di svantaggio, riacciuffata da Theo), Milan-Genoa (due volte sotto, poi altro 2-2), Milan-Udinese (1-1 con rigore di Kessie a dieci secondi dal gong), Milan-Samp 1-1 (Hauge decisivo) e Fiorentina-Milan 2-3 (da 2-1 a 2-3 con Diaz protagonista). In Europa ha rimontato Bodoe Glimt, Manchester United, Rio Ave (Calhanoglu all’ultimo minuto) e Celtic. Gli scozzesi da 0-2 a 4-2. Dna forte.

Post lockdown

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Reagire e rialzarsi. Il Milan sa come si fa. Nel 2019-20 stesso discorso. Dopo il 5-0 incassato a Bergamo contro la Dea, dicembre 2019, Pioli ha ricostruito la squadra da zero grazie al suo modo di fare, motivandola durante il lockdown con riunioni su Zoom. “Il mio Milan è nato lì”, ama ripetere Stefano. Ibra ha trasmesso la mentalità vincente a un gruppo di giovani, e dopo la sconfitta contro il Genoa dell’8 marzo non ha più perso per 27 partite in Serie A. Una marcia lunga e vincente, iniziata alla ripresa dopo la pandemia: Spal, Juventus, Napoli, Parma. Lì sono nate le rimonte. Lo dice il Dna e Pioli lo ribadisce. I rossoneri non mollano.

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