Pioli: “Bene così. Con Lecce e Roma si decide il nostro piazzamento finale”

Il tecnico rossonero: “Vinta la prima di due sfide cruciali. Il sogno Champions c’è, ma ci penseremo più in là. Siamo in salute, sapremo come affrontare i giallorossi. Leao? Deve andare di più sul secondo palo…”

Di solito non succede. Di solito, a turno, prende la parola un giocatore. Stavolta, invece, il discorso motivazionale prima della partita in mezzo al campo, con la squadra raccolta in cerchio, lo ha fatto direttamente Pioli. Magari aveva visto qualcosa che non gli era piaciuto nel riscaldamento (e il Milan del primo tempo supporterebbe questa tesi) o magari era troppo importante ricordare alla sua truppa l’importanza capitale di non perdere altri punti in campionato.

Pepe

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Alla fine ha funzionato più o meno tutto, grazie anche a un secondo tempo decisamente più tonico, al netto delle due magie di Leao ovviamente. Pioli così chiude una sorta di cerchio con il Lecce – che alla sua prima panchina in rossonero lo aveva obbligato a un pareggio amarissimo –, centra la vittoria numero 100 (sfide ai rigori comprese) alla guida del Diavolo e, soprattutto, allo stesso tempo rimette in riga l’Inter e dà una bella spolverata di pepe sulla trasferta di domani della Roma a Bergamo.

Crescita

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“Il mio discorso pregara? Volevo trasmettere il concetto che occorreva partire forte, volevo che fossero portate sul campo le energie di Champions”, racconta Pioli. Poi è inevitabile parlare di Leao: “È un ragazzo intelligente. Però deve andare a chiudere di più sul secondo palo, perché sono pochi i terzini che possono reggerlo fisicamente. Ha tutto per migliorare anche queste piccole cose, in modo da crescere definitivamente”. Lecce archiviato, ma Inter che alla fine aleggia in tutti i discorsi. “Oggi non c’era bisogno di essere stimolati dalla vittoria nerazzurra. Ho detto ai ragazzi che le partite di oggi e di Roma sabato prossimo probabilmente saranno quelle che determineranno il nostro piazzamento finale. I momenti difficili li abbiamo superati e adesso stiamo bene. Poi, è chiaro, i derby saranno due partite fantastiche, da vivere con grande emozione. Ma c’è tempo. Adesso pensiamo alla Roma, si dice che gli scontri diretti valgano doppio, e noi sapremo come affrontarla. Il sogno Champions ce l’abbiamo, ma lo tireremo fuori più in là. Il campionato è molto importante”. E c’è spazio anche per un appunto alla squadra: “Non c’è stata lucidità nella gestione dell’ultimo quarto di campo. Abbiamo sbagliato troppe scelte, bisognava aprire il gioco più velocemente. Detto questo, comunque abbiamo vinto senza rischiare quasi nulla”.

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