L’allenatore rossonero ha parlato così della sfida contro l’Udinese: “Vogliamo fare meglio rispetto al girone d’andata, è il nostro obiettivo. Dobbiamo avere più continuità”
19 gennaio 2024 (modifica alle 15:01) – milanello (va)
Ibra stavolta è in tribuna, e allora è urgente che in Friuli ci pensi qualcun altro: nelle ultime tre trasferte a Udine infatti, a parte una zampata di Kessie, ha segnato soltanto lui. Tre partite, tre gol – uno per match -, due dei quali in acrobazia. Comunque non sufficienti: nelle ultime sette visite all’Udinese il Milan ha vinto solo due volte, con tre sconfitte. E poi, ancora: i bianconeri hanno sbancato San Siro all’andata in una di quelle partite malsane che lungo la stagione hanno eroso l’immagine e la stabilità di Pioli. Pioli che, a differenza di quanto accade con Mourinho, suda quando incrocia Cioffi: due pari e una sconfitta in tre sfide. Insomma, l’avversario è problematico, e non da oggi. Il tecnico rossonero però può giocarsi un bel jolly: è a quota 99 vittorie (in 165 partite) alla guida del Milan in campionato e solo quattro allenatori hanno tagliato quota 100. Ancelotti, Rocco, Capello e Liedholm. Un club molto esclusivo.
prestazione
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Numeri che a Pioli interessano relativamente perché ciò che conta davvero è dare continuità alla striscia di tre vittorie consecutive in campionato (quattro nelle ultime cinque). “Conta solamente la partita di domani e non cosa abbiamo fatto nelle partite precedenti con l’Udinese – conferma il tecnico -. Loro sono in un buon momento, ma stiamo bene anche noi. L’obiettivo nel girone di ritorno è fare meglio dell’andata, inutile riguardarsi troppo indietro e pensare a cosa si poteva fare. Dobbiamo vincere più partite possibili e non ci sono partite di provincia o di cartello: ci sono solo partite da tre punti”. Da vincere in attesa che dal mercato arrivi qualche rinforzo. In questo senso, anche stavolta, Pioli non si nasconde e lo spiega chiaramente: “Un difensore? Certo, non cambiano le scelte in questo senso e la società ci sta lavorando. Serve un centrale completo, in grado di difendere e impostare, deve essere forte e solido”. E poi rilancia a proposito di un reparto che fin qui pareva destinato a rimanere com’era: “A centrocampo se ci sarà possibilità si può far qualcosa, ma dipende dalle opportunità di mercato”.
tana libera tutti
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Milan su due fronti, quindi. Difesa e mediana, dove si sta mettendo in mostra Adli. “La sua testa non è cambiata, perché è sempre stato attento, partecipativo e professionale, molto convinto delle proprie qualità. È cambiato il fatto che, variando qualche posizione in campo, gli si sono aperte delle opportunità. Se con la Roma è stato il miglior recuperatore di palloni, cosa che non è la sua miglior caratteristica, significa che l’atteggiamento è quello giusto. Non ha ancora finito l’adattamento, ma le ultime prestazioni sono state di alto livello, si può sicuramente considerare come un nuovo acquisto”. Da un singolo all’altro: “Leao tira poco? E’ più una questione di precisione, perché i tentativi ci sono stati. Siamo comunque il secondo miglior attacco e quando lui non è incisivo comunque ci porta via avversari e crea spazi”. Le ultime di campo dicono che Sportiello, Florenzi e Giroud saranno convocati, mentre Pellegrino andrà di nuovo in Primavera. Per i lungodegenti si farà un punto a fine mese, anche perché poi occorrerà stendere la lista Uefa. Infine, una battuta che diventa un sequel del “guardie e ladri” di Allegri. “A me da bambino piaceva molto giocare a nascondino e poi fare tana libera tutti”. Ovvero vincere.
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