Pinto: “Niente instant team, serve tempo. Fiducia in Mou, torti arbitrali? È sfortuna”

Il general manager ha parlato del rapporto di Mourinho con la società: “Studia anche gli allenamenti della Primavera e con lui siamo una sola voce”

Avere massima fiducia in José Mourinho e nel suo progetto, continuare a chiedere tempo, parlare di allineamento sull’instant team che la Roma non ha intenzione di costruire: Tiago Pinto, gm della Roma, ai microfoni di Sky, ribadisce concetti già espressi, mantenendo i piedi ben saldi a terra e confermando la totale fiducia nell’allenatore dopo un ottobre da dimenticare per il club giallorosso, ma avverte: “Abbiamo veramente bisogno di tempo e mi riferisco alla rosa, alla mentalità, a tutta la struttura sportiva intorno alla squadra. Sappiamo che nell’ultimo mese i risultati sono stati cattivi, ma non è certo il momento di mettere in discussione il progetto e la strategia e ancora meno la leadership di Josè Mourinho. Non faremo un instant team e Mourinho ne è consapevole”.

Tutti allineati

—  

Su quello che è stato il mercato estivo, e soprattutto su quello che sarà il mercato di gennaio, le parole di Pinto sono molto chiare, senza però fare nomi o entrare nel merito dei vari ruoli: “In estate abbiamo cominciato a ripulire strategicamente la politica precedente della Roma, ma anche Mourinho ha detto con ragione che questo progetto ha bisogno di più finestre di mercato per completare una squadra che sappiamo tutti che per un allenatore ambizioso come lui mai sarà completa (sorride, ndr). Ma è importante chiarire che fra di noi non ci sono diverse voci, noi parliamo con una sola voce”. La voce della Roma è quella che Pinto vuole far emergere nel raccontare il lavoro di Mou sui giovani, per certi versi un inedito nella sua carriera: “Felix è la faccia visibile di questo lavoro, ma poi ci sono Missori, Tripi, Volpato…sono sicuro che, grazie al lavoro che Mourinho sta portando avanti con loro e con altri, la Roma in futuro otterrà grandi benefici. Non sarebbe stato possibile prendere un allenatore come Mourinho se non fossimo stati allineati nella strategia. L’esempio che vi ho dato sull’attenzione spesa da Mourinho con i ragazzi della Primavera dimostra come lui sia totalmente allineato. Noi sappiamo che non possiamo creare un instant team, ma questa non è una valutazione critica, questa è una verità. Se vediamo quello che abbiamo fatto durante l’estate magari abbiamo confuso un po’ le persone perché Tammy Abraham è un giovane ma è anche un grande giocatore, ma non abbiamo dubbi sul fatto di non voler fare un instant team”.

Nessuno fuori

—  

Sui giocatori che Mourinho usa poco (eufemismo) e che spesso dice non essere all’altezza dei titolari Pinto prova a tendere loro una mano, non fosse altro per non svalutarli sul mercato: “Mourinho è anche lo stesso allenatore che ha dato una vita nuova ad El Shaarawy – premette il gm – o che ha permesso a Pellegrini di avere il rendimento che ha ora, che ha messo tutta la stampa a parlare del perché Ibanez non va in nazionale. Questo è il calcio e a me non preoccupa perdere il valore dei giocatori perché per me nessuno è fuori dal progetto. C’è una cosa di cui sono certo: se noi lavoriamo tutti insieme sotto la guida di Mourinho in queste nove partite e nei prossimi trenta giorni, se facciamo bene tutti insieme come una vera squadra, nessuno perderà valore. Mourinho, io e tutti i calciatori. Sono sicuro che sarà così”.

Gli arbitri

—  

Pinto, infine, torna sul tema arbitri: “Ho già parlato una volta di questo e non voglio ripetermi perché molte volte le persone pensano che cerchiamo alibi. Anche con il Venezia siamo stati sfortunati, perché avevamo cambiato il risultato, rimontando, poi abbiamo avuto diverse occasioni per fare il 3-1, e dopo c’è stata una situazione in cui c’era fallo su Ibanez e un dubbio enorme sul fallo di Cristante, che è diventato un rigore. È sfortuna. Io voglio sempre rispettare tutti e il ruolo degli arbitri è sempre molto difficile, lo so, ma devo dire che, senza cercare scuse, la Roma è stata molto sfortunata con gli arbitri nell’ultimo mese”.

Precedente Salernitana, "no" alle nuove offerte... con proroga fino al 5 dicembre Successivo Napoli, Spalletti ritrova i nazionali: Osimhen torna al gol, brillano Elmas e Anguissa