Pimenta: “Troppe bugie su Haaland. Pogba ha un obiettivo con la Juve”

“Pogba sente la responsabilità nei confronti della Juventus”. A parlare è Rafaela Pimenta, avvocato brasiliano che ha ereditato la gestione dell’agenzia di Mino Raiola, agente scomparso di recente del quale era la più stretta collabratrice. E tra i calciatori rappresentati dalla scuderia c’è anche il 29enne centrocampista francese, tornato a vestire il bianconero la scorsa estate ma costretto finora a restare ai box per infortunio e a saltare anche il Mondiale in Qatar.

A lezione da Paul

“Paul è sempre stato molto chiaro su cosa si aspettava da me e cosa si aspettava da Mino – racconta Pimenta in un’intervista agli spagnoli di ‘Marca’ –. I ruoli sono stati definiti man mano che la relazione progrediva. È un combattente, un uomo con molto carattere. È molto serio, sa cosa può e cosa non può fare. È una persona molto aperta, gli piace ballare ma è un professionista serio”. Così invece sul forfait mondiale dello juventino: “Paul non è tormentato, da lui imparo sempre. Quando accade qualcosa di brutto nella sua vita, lo guarda, lo analizza, volta pagina e pensa a risolvere il problema. Gli è dispiaciuto molto non poter giocare il Mondiale, ma capisce che il giorno dopo devi alzarti e lavorare per il recupero. Vuole giocare e sconfiggere la sfortuna per dare alla Juve quello che merita”.

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Le bugie su Haaland

Tra i suoi assistiti poi c’è un certo il 22ene Erling Haalaand, attaccante norvegese passato dal Borussia Dortmund al Manchester City e protagonista di un devastante impatto in Premier League. Gol a raffica che lo hanno portato a occupare costantemente le pagine dei giornali e dei siti di tutto il mondo: “Si merita tutta questa attenzione – dice l’agente –. È la novità. Un ragazzo che sta iniziando a questo livello. La curiosità è normale, ma spero che con Erling, quando non ci sono cose da dire, non le inventino. Questo è qualcosa che sta accadendo. Cercano il clic facile. Ci sono notizie esagerate. Haaland va protetto da questa situazione perché è un ragazzino molto giovane che deve ancora crescere. Tutto fa notizia intorno a lui, ma a interessare devono essere i suoi gol e del suo modo di giocare. Non voglio che vengano fuori altre cose né che si inventino polemiche”.

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Il ricordo di Mino

Poi un ricordo di Raiola: “Mino ha suscitato passioni. O lo odiavi o lo amavi. Intorno a lui non c’era tranquillità, non c’era normalità. Era la sua personalità, il suo modo di essere. Ho avuto la capacità di rassicurarlo. Mino non aveva barriere, né limiti. Quello che pensava lo diceva, nel bene e nel male. Molte volte ha pagato questa sua sincerità, ma per me quella era la sua grande qualità, sapevi cosa avresti trovato. Io e Mino – sottolinea – ci siamo sempre completati a vicenda.

Il prossimo ‘crack’

Pimenta rivela poi quale calciatore della sua scuderia è destinato, secondo lei, a diventare il prossimo ‘crack’ del calcio internazionale: “La ‘bomba’ per me è Xavi Simons. È già nella nazionale dell’Olanda e se lo merita. Non immaginavo potesse già prendersi un posto nella Coppa del Mondo.

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