Pierobon, bandiera del “Sitadea”. Ora lo aspetta la parata più importante

“Piero” per 28 anni ha difeso la porta, ritirandosi nel 2015. Ora tutta la città è con lui nel momento della malattia

Una salvezza nel nome di “Piero”, Andrea Pierobon, simbolo del Cittadella tra campo (200 presenze dal 1988 e il 2015 a vari intervalli tra B, C1 e C2) e panchina. Attuale responsabile dei portieri della squadra padovana, protagonista in carriera con altre 434 apparizioni, anche le maglie di Giorgione, Massese, Fidelis Andria, Treviso, Venezia e Spal. Amato ovunque, monumento vivente a Cittadella.

La storia

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Pierobon nasce il 19 luglio 1969 proprio a Cittadella, provincia a cavallo tra Padova e Vicenza, crescendo proprio nel vivaio della formazione veneta, in cui fa tutta la trafila, approdando tra i grandi nel 1987-88. In Serie A Sacchi cambia la storia del calcio, in Interregionale, Pierobon cambia la sua storia. “Avevo 18 anni ed era l’ultima giornata della stagione 1987-88. Giocavamo in trasferta a Schio e mi ricordo che feci una gran parata su un colpo di testa di un attaccante avversario”. Da quel momento ci sarebbero stati 28 anni di grandi parate, con il ritiro proprio in maglia Citta il 22 maggio 2015, a 45 anni, 10 mesi e 9 giorni. Un record di longevità per il calcio italiano, messo nel mirino ora da un’altra leggenda come Gianluigi Buffon.

La sfida più difficile

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Otto anni dopo, ecco la sfida più difficile, la più insidiosa di tutte quelle vissute in 28 anni di onorato servizio sui campi da gioco di tutta Italia. Dopo il ritiro, il Piero è già lì, nel suo habitat naturale, il campo. Un solo obiettivo: rendere i portieri del Cittadella tra i migliori della categoria. E ci riesce, perché la bontà dell’uomo e l’eccellenza del professionista corrono di pari passo. Per info chiedere ad Alfonso, Paleari, Maniero, Kastrati, tutti portieri che sotto le cure di Andrea Pierobon hanno raggiunto i loro picchi di rendimento in Serie B. Perché Pierobon è uno metodico, esattamente come da calciatore. Severo con i giovani, un vero martello con le star, il primo a scendere in campo nel riscaldamento, anche prima del suo supporting cast. Tutto il mondo Cittadella, alla notizia della malattia, si è subito stretto attorno ad uno dei suoi eroi. E non poteva essere diversamente. Uno di Sitadea, cittadellese dop. Il primo pensiero di Gorini e Marchetti durante la festa salvezza dei granata. Ed ora c’è la sfida più grande: sventare la minaccia più grande, da respingere in bello stile, come sempre fatto in carriera.

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