Piede magico e sbruffonate epiche: Detari, l’eterno incompiuto che sfiorò la Juve

Vent’anni fa l’addio al calcio del fantasista ungherese con mezzi incredibili e una lingua lunga. Il più grande campione a non essere mai diventato un campione

Una volta sbagliò un gol apposta. Davanti alla porta nuda come la fidanzata di un centravanti a ferragosto, calciò platealmente fuori. Il problema è che se ne vantò. “L’ho sbagliato apposta”, spiattellò a fine gara ai cronisti, costernati da tanto candore. All’ungherese Lajos Detari piaceva fare lo sbruffone. Era nato per fare il patacca, il ‘Burino della Via Paal’. “L’ho sbagliato perché i compagni non mi passano mai il pallone, così almeno capiscono con chi hanno a che fare”.

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