Piccoli segna alla “sua” Atalanta: “Che bello l’abbraccio con Gasp”

L’attaccante è stato il primo 2001 ad esordire con la maglia della Dea. E oggi le segna contro. La famiglia Percassi l’ha tirato su nelle giovanili e ora si ritrova tra le mani un altro gioiellino

“Grazie Atalanta per l’esordio in Serie A”, diceva Roberto Piccoli praticamente un anno fa. Oggi la Dea l’ha trafitta, anche se resta sempre innamorato di lei. La sua rete, il gol della bandiera dello Spezia, è stata inutile ai fini del risultato e non ha fatto male, anzi. Semmai un gol subito potesse avere un sapore dolce, questo è un cioccolatino per il palato di Antonio Percassi. L’Atalanta, ancora proprietaria del cartellino del ragazzo nato e cresciuto a Bergamo, si ritrova tra le mani l’ennesimo gioiellino dal futuro luminoso che in questo campionato ha segnato tre gol nei 403’ giocati. Uno ogni 134’, tutti arrivati in trasferta e contro le grandi (Inter, Roma, Atalanta). Niente male per un ragazzo di vent’anni.

CON LA DEA

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L’esordio, dicevamo. Piccoli è stato il primo 2001 della storia atalantina a debuttare in prima squadra. Era il 15 aprile 2019, Atalanta-Empoli 0-0. Segno che, dalle parti di Zingonia, in questo ragazzino ci credevano davvero. Quel giorno Piccoli sulle spalle aveva il 17: “Ho scelto questo numero sia perché l’ho indossato la prima volta che ho giocato in nerazzurro, sia perché è il giorno in cui si sono sposati i miei genitori”. La famiglia è un elemento fondamentale nella vita di Roberto, con papà Marino che è sempre stato il primo tifoso e il primo allenatore. Ai tempi del liceo, organizzava sempre qualche lavoro extra-campo a casa e non si è mai perso neanche una sua partita del figlio, arrivando perfino in Qatar. Ed è stato lui ad accompagnarlo per la prima volta allo stadio a vedere l’Atalanta. Roberto è passato dalla tribuna di via Giulio Cesare (oggi UBI), all’esordio in Serie A con i grandi. Fino al gol segnato – contro – di questa sera.

IL GOL

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“Ringrazio lo staff medico dello Spezia che mi ha permesso di esserci questa sera – esordisce Piccoli nel post-gara – sono felice per il gol, ma dispiaciuto per il risultato”. Inevitabile un tuffo nel passato: “L’abbraccio con Gasperini è stato bello, lui mi ha insegnato molto su come smarcarmi in profondità e come muovermi meglio in area di rigore”. Proprio il modo in cui ha segnato stasera, appostandosi sul secondo palo. “Sarebbe il massimo se facesse cinque gol in stagione”, diceva a fine dicembre Papà Marino. Che oggi avrà sicuramente assistito in diretta alla terza gioia stagionale del figlio, esultando dal solito posto della tribuna dello stadio di Bergamo.

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