Piatek: “Il Pistolero è tornato! E sono più forte. Vlahovic? Fa tanti gol, come me”

Ecco le parole del nuovo attaccante della Fiorentina: “Jovetic, mio compagno all’Hertha, mi ha raccontato tutto di Firenze. E anche Dragowski…”

dal nostro inviato Matteo Dalla Vite

8 gennaio – Firenze

“Oggi sono un calciatore migliore, più forte. Cosa dico ai tifosi? Che il Pistolero è tornato e che non vedo l’ora di mostrare la mia esultanza anche al Franchi”. Ecco Krzysztof Piatek, il blitz viola arrivato dall’Herta Berlino secondo un prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. “Cosa mi aspetto da questa avventura – dice il bomber polacco durante una conferenza stampa da remoto -? Intanto sono veramente felice di essere qui: ho tanta voglia di dimostrare il mio valore in un club che ha un grande progetto e gioca un calcio offensivo col 4-3-3, come piace a me. L’Europa? Mi sembra che siamo sulla strada giusta, tutto è possibile”.

Genoa e Jovetic

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Quando arrivò al Genoa, estate 2018, tutti a chiedersi chi fosse. Poi, quei gol a raffica fra Serie A e Coppa Italia gli valsero la chiamata del Milan che nel gennaio 2019 lo acquistò per 35 milioni di euro. Aspettative e sogni, che però per Krzysztof Piatek durarono praticamente una stagione soltanto: col Diavolo, il centravanti – oggi vice di Vlahovic – mise a segno 16 gol in 41 partite, non abbastanza per la conferma in rossonero ma sufficienti per “invogliare” l’Hertha Berlino ad acquistarlo con 25 milioni di euro. Ora, Piatek è al servizio della Viola in virtù di un contratto che prevede il prestito con diritto di riscatto a 15 milioni: e le aspettative sono alte. Molto alte. “Sono molto felice di essere tornato in Italia – ha raccontato in mattinata dopo l’ufficialità in viola -, in Italia mi sono sempre trovato bene. Il Genoa? Resterà sempre nel mio cuore. Ringrazio la società viola per la fiducia, ora voglio mostrare i miei valori. Spero di esultare tante volte qui…”. E, dopo, aggiunge. “Stevan Jovetic, mio compagno all’Hertha, mi ha raccontato tutto di Firenze: lui è un grande amico per me e mi ha detto solo cose positive della squadra, del club e dell’ambiente. Ripeto: sono felice di trovarmi in questa squadra e so che dovrò convincere soprattutto in allenamento il tecnico per far sì che io possa giocare”.

Io e Dusan

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Al fianco di Krzysztof c’è il d.s. Pradé: annacqua l’ipotesi Isco, aggiunge che “siamo stati rapidi nel completare le due caselle che ci mancavano, quindi esterno destro e attaccante e adesso valuteremo le uscite, quei giocatori che hanno basso minutaggio. Quella di Krzysztof è stata un’operazione sotterranea, lui ha scelto noi rispetto ad altre opportunità”. E poi, ecco ancora lui, il “Pistolero” polacco: “Per me era importante tornare in Italia, questa offerta era molto importante. Penso che ci sia futuro qui, vorrei restare ma prima devo dimostrare tutto in campo. Voglio farlo in tutti i modi. Se ho parlato con Dragowski? Sì, ho parlato con lui di ciò che c’è di buono qui, quelli con cui ho parlato mi hanno raccontato tutte belle cose. Perché ho scelto la maglia numero 19? E’ quella che avevo al Milan e lì ho fatto tanti gol: un numero importante. Vlahovic? Un grande attaccante che ha dimostrato di valere facendo tanti gol, come me perché anche io ho fatto molti gol in Italia. Lui ha un grande potenziale ma possiamo anche giocare assieme”. Ora, l’attesa (di data e orario) per la prossima gara contro il Torino.

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