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Petagna salvatore della patria, mancano i big ma non c’è problema: e con la Lazio…

Arrivato alla corte di Gattuso per guadagnarsi un posto tra i titolari, l’azzurro cerca conferme contro la sua vittima preferita

Lo sapevate che domenica in casa della Lazio il Napoli si presenta con il suo centravanti che segna di più, che ai biancocelesti ha realizzato il suo primo gol in A e che per la stessa squadra di Simone Inzaghi è un po’ un incubo? Guardando all’organico del Napoli pensereste che stiamo parlando di Osimhen o Mertens, invece il nostro soggetto è Andrea Petagna che – causa indisponibilità dei suddetti, entrambi infortunati – domenica guiderà il terzo miglior attacco della Serie A all’Olimpico.

ARRIVO IN SORDINA

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In una estate in cui il Napoli ha investito sul centravanti – Victor Osimhen – la più alta cifra di sempre (50 milioni, più una serie di cessione di cartellini) l’arrivo di Andrea Petagna – acquistato per una ventina di milioni già a gennaio dalla Spal – è passato in secondo piano. Il triestino però vuole sfruttare questa sua occasione e finora ha assicurato un rendimento più che sufficiente, al di là dei pregiudizi. Sì perché il nostro in campionato ha segnato più di Osimhen (3 gol contro 2) con minor tempo a disposizione (309’ contro 464’) e anche mercoledì, nello sfortunato secondo tempo del Napoli a San Siro, Andrea è stato l’azzurro più vicino al gol, colpendo il palo nel recupero.

LAZIO NEL MIRINO

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Dunque gli avversari di domenica fanno bene a non sottovalutarlo anche perché Petagna ha un ottimo rapporto con la porta della Lazio (difesa dall’ex Pepe Reina): nell’agosto 2016 segnò il suo primo gol in A proprio ai biancocelesti, quando giocava con l’Atalanta. In tutto ne ha realizzati 4 alla squadra di Simone Inzaghi, gli ultimi due con la Spal uno a partita nello scorso campionato.

IL CONFRONTO

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Oggi appare improponibile quello della Scarpa d’oro, Ciro Immobile con Petagna. Ma se facciamo una fotografia del centravanti biancoceleste all’età del triestino, 25 anni e mezzo, dunque alla fine della stagione 2015-2016, Ciro aveva segnato 27 gol in 69 partite di A, mentre l’azzurro è a 40 in 151 presenze. Questo per dire che fra i 25 e i 26 anni un centravanti trova la sua maturazione e infatti Immobile esplose subito dopo con la Lazio. Caratteristiche tecniche diverse, grande forza di volontà in comune, hai visto mai che Petagna arrivato come il… brutto anatroccolo si trasformi in cigno?