Perisic, debutto da beacher La prima è una sconfitta

29 giugno 2017 – Porec (Croazia)

Ivan Perisic in azione nella prima partita disputata questa mattina. Foto Fivb

Ivan Perisic in azione nella prima partita disputata questa mattina. Foto Fivb







Comincia con una sconfitta l’avventura del beacher Ivan Perisic sulla sabbia di casa, a Porec. Fermato ieri dalla pioggia, in mattinata ha fatto il suo esordio nel World Tour del beach, ma è stato sconfitto 2-0 dai brasiliani Saymon Barbosa e Alvaro Morais Filho (21-10, 21-10 in 28′), in coppia con il connazionale Niksa Dell’Orco. Ora nell’evento del World Tour lo attendono almeno altri due match: il primo già questa sera contro gli americani Theo Brunner-Casey Patterson. Quindi domani, con orario e campo ancora da stabilire, contro un’altra coppia americana, Crabb-Gibb.
IRRAGGIUNGIBILE — Perisic non è un professionista del settore, ma ci tiene. Ha trascorso la vigilia lontano da fotografi e cronisti. Addirittura blindata la rifinitura all’Arena (inagibile ieri per maltempo): niente riprese delle agenzie fotografiche, solo video degli sponsor. Perfino niente conferenze stampa pre-match, unico tra tutti gli atleti maschi e femmine di questa tappa dello Swatch Beach Volley Tour. E lui la prende seriamente, fermandosi un’ora più del dovuto per migliorare il feeling con il compagno e il terreno di gioco il giorno prima dell’esordio poi rimandato. Ieri è stato circondato dall’affetto dei compagni e dalla sua voglia di dedicarsi alla passione sulla sabbia. Quasi un rituale, come se fosse una partita di campionato con l’Inter. Unica concessione, un’uscita in barca con Dell’Orco e altri due amici. Il porticciolo di Porec lo ha visto transitare con il solito volto, quello che non si capisce se sia sempre arrabbiato o sempre sospeso. Sorrisi, pochi, ma è il carattere. Foto, qualcuna, soprattutto per i bambini. Croati nella maggior parte dei casi, ma anche tedeschi, danesi, italiani e inglesi. Piace un po’ a tutti Ivan il beacher. Pardon, il footballer. Ieri sera, intorno alle 21.30, non ha fatto in tempo a scendere dall’auto che lo ha portato al campo numero 3 che si è rovesciata un’infinita vasca d’acqua. Via, rientro in albergo, anche questo diverso da quello dove alloggiano tutti i giocatori del torneo. Un po’ vip, un po’ Casper, il fantasmino.

 Dal nostro inviato
Matteo Brega 

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