Perisic chiama l’Inter e Inzaghi: niente rinnovo, va al Tottenham da Conte

Il croato ha detto al club e al tecnico che non accetta la proposta di prolungamento del contratto. Andrà in Inghilterra: biennale da 6 milioni con opzione per la terza stagione

Anche i duri si commuovono e Ivan Perisic ha confermato la tesi. In quel rientro in campo con le stampelle per salutare la Curva Nord dopo l’ultima partita di campionato, con occhi emozionati e malinconici, c’era già la risposta al primo giallo dell’estate, diventata ufficiale ieri, dopo aver ignorato le continue chiamate del club di venerdì. Per bocca dei suoi agenti, Perisic ha fatto sapere all’Inter che non intende accettare la proposta di rinnovo e si sente libero di trovare una nuova strada professionale. Concetto che Ivan ribadito al telefono a Simone Inzaghi. Una scelta che Ivan aveva già preso da tempo e non a caso era rientrato in campo dopo il match con la Sampdoria, nonostante il brutto infortunio e l’impossibilità di camminare: Perisic voleva salutare per l’ultima volta il mondo Inter e un pezzo di vita personale, mettendoci la faccia come ha sempre fatto, nonostante avesse già scelto di chiudere con l’Inter. Un gesto di riconoscenza verso chi lo ha sempre sostenuto, anche nei periodi più complicati, soprattutto dopo essere rientrato dall’anno di prestito al Bayern. E nelle ultime due stagioni Perisic ha fatto in modo di seminare talento per riscuotere rimpianto.

Lo strappo

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Non è un segreto: Perisic voleva chiudere la carriera con una esperienza in Premier, un campionato che sognava sin da bambino ma che sembrava meta impossibile da raggiungere. Ha aspettato per mesi un progetto ambizioso e un ingaggio all’altezza delle sue aspettative. Ma l’autunno è passato velocemente, senza grandi novità. Così Ivan aveva deciso di riaprire il dialogo con l’Inter, ma alle sue condizioni: voleva un biennale da sei milioni netti, contro la prima offerta da 4 milioni del club. Primi segnali di tensione, che forse all’Inter hanno sottovalutato, rinviando il “problema” alla fine del campionato. Ma nessuno si aspettava il contropiede del croato, che ha preso forma nel cuore dello stadio Olimpico, subito dopo la vittoria della Coppa Italia. Con quelle parole dure e senza filtro, Ivan aveva preferito sfogarsi piuttosto che celebrare il suo terzo trofeo all’Inter, mettendo il club spalle al muro. “Rinnovo? Non si fa così con i giocatori importanti, non si aspetta l’ultimo momento per parlare…”. Lunedì scorso l’Inter aveva tentato l’ultimo rilancio: biennale da 5 milioni più uno di bonus, ma per Perisic il tempo era già scaduto.

Da Conte

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Perché nel frattempo Ivan ha trovato il famoso progetto inglese per mettere il punto esclamativo alla sua carriera. L’occasione gliela darà Antonio Conte con il suo Tottenham, con cui c’è già l’intesa su un biennale da sei milioni, con opzione per la terza stagione. È un cerchio che si chiude: Conte lo aveva bocciato dopo il primo ritiro nerazzurro (“non credo sia adatto al mio sistema”), per poi esaltarlo un anno dopo (“non sa neanche lui quanto è forte”). Ora lo aspetta a braccia aperte, per mettere le ali alle ambizioni del suo Tottenham. Ivan e Antonio hanno la stessa ossessione per il lavoro e per la vittoria. A pensarci bene, il finale era già scritto.

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