Perez e la Superlega: “Molti club falliranno, il calcio è ferito”

MADRID (Spagna) – Il presidente del Real Madrid Florentino Perez è tornato a parlare della Superlega, progetto che era stato ufficializzato domenica scorsa e che è naufragato a distanza di sole 48 ore: “La Superlega va sia contro ai campionati nazionali che alla meritocrazia? Né l’una né l’altra cosa sono vere, ma tutto è stato manipolato. – afferma in un’intervista concessa ad As e diffusa in anteprima -. Non è né un piano esclusivo, né qualcosa che va contro i campionati. Il progetto Superlega è il migliore possibile ed è stato fatto per aiutare il calcio a uscire dalla crisi. Il calcio è gravemente ferito perché la sua economia sta affondando e dobbiamo adattarci ai tempi in cui viviamo. La Superlega non va contro i campionati nazionali e punta a far girare più soldi per tutto il calcio. Si è pensato di dare più interesse alle parti. E penso che la nuova riforma Uefa non risolva il problema perché quello che è stato presentato non è nemmeno migliore di quello che già c’è. Inoltre, non possiamo aspettare fino al 2024. Ma comunque, abbiamo fatto qualcosa di sbagliato. Facciamo un giro e confrontiamo le idee. Forse quello che giocano i primi quattro di ogni Paese è la soluzione. Non lo so. Ma qualcosa deve essere fatto perché i giovani, tra i 14 ei 24 anni, abbandonano il calcio perché li annoia di fronte ad altri divertimenti che preferiscono. Ci sono quattro miliardi di tifosi di calcio sparsi in tutto il mondo e la metà di loro sono fan dei club della Super League. Il calcio è l’unico sport mondiale“.

Perez: “Facciamo qualcosa o molti club falliranno”

Passiamo ai dati: il rapporto di consulenza KPMG, solo nei tre mesi di pandemia che hanno colpito la scorsa stagione, mostrava perdite dei dodici club della Superlega per 650 milioni di euro. Quest’anno, con la piena stagione della pandemia, le perdite andranno tra i 2.000 ei 2.500 milioni di euro. Il Bordeaux è appena fallito. O facciamo qualcosa presto o molti club falliranno. La realtà è che se ci sono partite più interessanti e competitive, più soldi andranno al calcio. E questo sarà per tutti, non solo per pochi, perché i campionati nazionali varranno molto di più. E abbiamo anche importi notevoli per la solidarietà, che sono un pilastro molto importante del progetto. Real Madrid danneggiato da tutto questo? Nell’Europa democratica in cui viviamo, nessuno può pensarlo“.

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