Perché su Chiesa manca un rigore (e Abisso non è neanche andato a rivedere)

Due minuti dopo il gol subìto la Juve ha reclamato un penalty per l’ostruzione di Foulon sull’ala bianconera, caduta in area: l’analisi dell’azione

Ancora incapace di sbloccare il punteggio fin lì, e così sarebbe stato fino alla fine, solo un paio di minuti dopo lo svantaggio subìto per errore di Arthur al 71’ la Juventus ha reclamato un calcio di rigore per fallo in area di Foulon su Federico Chiesa.

L’azione

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Mentre Chiesa stava attaccando sulla sinistra del limite dell’area, Foulon è scivolato involontariamente, ma la perdita del controllo del corpo non è un’attenuante, anzi. Chiesa si è poi lasciato cadere ma vista l’ostruzione chiara da parte del giocatore del Benevento, prima con la gamba e poi con la testa, a interrompere l’azione dell’ala bianconera, ci sono gli estremi per il calcio di rigore.

Niente video

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Nel primo tempo Abisso era andato a controllare al video, chiamato dal Var Banti, il rigore che aveva concesso alla Juventus per un sospetto tocco di braccio di Foulon, che invece rivisto al monitor è stato chiaro non essere meritevole della massima punizione. Nel caso del rigore su Chiesa invece Abisso non è neanche andato a rivedere al video. La responsabilità della valutazione ricade anche sul secondo assistente che era proprio lì davanti a pochi metri.

Secondo Paratici

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“Non voglio commentarlo, non ci interessa commentarlo, non sono qui per commentare gli episodi – ha detto sul mancato rigore Fabio Paratici a fine partita -. Le gare vanno analizzate escludendo gli episodi, perché altrimenti ti condizionano nella valutazione. Detto questo, non l’ho rivisto, mi sembrava fallo, ma non sono qui per questo”.

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