Perché Barella è l’unico insostituibile di Mancini

Il nerazzurro è il valore aggiunto: incontrista, incursore e suggeritore. Fa tutto con semplicità ed efficacia, mettendo insieme corsa e qualità, umiltà e spregiudicatezza

Si discute molto in questi giorni sull’opportunità di cambiare qualche giocatore – sì o no? – dopo la bella vittoria con la Turchia. Prevale, e condivido, la tesi di affrontare la Svizzera con la stessa formazione: senza stravolgerla, magari facendo ricorso a una o al massimo due sostituzioni. Meglio, in questi casi, provare a blindare la qualificazione per poi dare naturalmente spazio ad altri nazionali: per far rifiatare gli attuali “titolari”, perché poi titolari autentici non esistono, e dare spazio a chi merita di essere e sentirsi coinvolto.

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