Per la Juve la Champions può arrivare anche grazie alla differenza reti

Dal momento che la doppia sfida con il Napoli è pari (sul 2-2), in caso di quarto posto a pari merito deciderà la differenza reti generale: la squadra di Gattuso è in vantaggio, Pirlo deve sperare che Cristiano Ronaldo si sblocchi…

Al termine di una stagione complicata, atipica e a tratti sfortunata, sarebbe un controsenso rinunciare anche alla Champions League per la differenza reti pur avendo in squadra il capocannoniere del campionato. Per Andrea Pirlo e la Juventus è un rischio che può diventare amara realtà, stando quantomeno alla situazione di classifica attuale. La corsa a tre per la Champions – ovvero tanti milioni garantiti per la sopravvivenza a certi livelli nel futuro prossimo – è aperta con Napoli e Milan, a 66 punti come i bianconeri.

SPRINT FINALE

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A sei gare dal termine, la Juve deve affrontare tre partite in trasferta con Udinese, Sassuolo e Bologna e due in casa: lo scontro diretto con il Milan e con l’Inter degli ex Conte e Vidal che dovrebbero presentarsi già da campioni d’Italia. Calendario non proibitivo ma pur sempre ostile, un po’ come quello del Napoli che dovrà vedersela da qui al termine con Cagliari, Spezia, Udinese, Fiorentina e Verona. Il Milan, invece, dovrà affrontare Benevento, Juventus, Torino, Cagliari e Atalanta.

DIFFERENZA RETI

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In caso di quarto posto a pari merito tra due di queste squadre, il primo parametro da prendere in considerazione sarebbe quello degli scontri diretti. Qui la Juve è in vantaggio sul Milan (dopo l’1-3 di San Siro) ma si deve ancora giocare la gara di ritorno ed è pari col Napoli: 2-2 in virtù dell’1-0 del Maradona in favore della formazione di Gattuso e del 2-1 conquistato da Pirlo allo Stadium. Così il secondo parametro a determinare il vantaggio potrebbe diventare la differenza reti generali, che al momento vede il vantaggio il Napoli sulla Juve di una rete (36 contro 35) e il Milan nettamente staccato (19).

CR7 CAPOCANNONIERE

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Oltre a subire meno in difesa, insomma, sarà fondamentale per la Juve il ritorno al gol di Cristiano Ronaldo, all’asciutto da tre gare cui ha preso parte, quattro se si considera pure la trasferta di Bergamo che ha voluto saltare per precauzione. Il portoghese non fa registrare un digiuno così lungo (di quattro gare) dal novembre del 2017, la sua ultima stagione al Real Madrid. La vittoria del titolo di capocannoniere in Serie A sarebbe bello per lui (che non lo ha mai vinto) e tanto utile alla squadra: mai come quest’anno la differenza reti potrebbe essere così decisiva.

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