Pennellata Leao: gol, talento e distrazioni: Rafa l’artista adesso aspetta Ronaldo

L’erede di Ibrahimovic ancora a segno. Ora è pronto al duello tutto portoghese

Rafael Leao non è un giocatore facilmente qualificabile. Nella casella attaccanti non si sa mai dove metterlo. Poi però c’è la casella talenti e lì un posto lo si trova. Che cosa è meglio? Il gol più veloce d’Europa, stupendo per pensiero ed esecuzione, viziato però pare da un mezzo piede, o un piede, chi può dirlo, oltre la metà campo nella giornata felice contro il Sassuolo? La giocata meravigliosa, sempre contro il Sassuolo, resa inutile da un fuorigioco precedente di un compagno di squadra? O questo gol in parallelo o quasi con la linea di porta, una giocata geniale, grande precisione balistica, grande senso del tempo, perché il Milan aveva tanto bisogno di prendere il largo? Difficile decidere. Il catalogo del ragazzo di Setubal è arte varia e varia distrazione. Zvone Boban, finché è stato un dirigente del Milan, ha puntato su di lui a occhi chiusi. Lo paragonava alla meglio gioventù europea, poi è uscito di scena, ma Maldini, gli altri dirigenti, il club e soprattutto Pioli non hanno mai perso la bussola. Rafa è un campione, non soltanto potenziale. Rafa lotta per il futuro. Suo e del Milan.

adesso ti sfido

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Mai convocato con la nazionale maggiore, elemento fondamentale per la Under 21: Rafa è ancora un talento diviso a metà, perché è giovane, ha ventuno anni, eppure ci sono molti che alla sua età hanno fatto meglio. Però Rafael Leao è fatto così. Grandi colpi, grandi giocate, grandi pause. Ognuno ha i suoi tempi e Pioli è stato bravo a capire che bisognava aspettare. Lasciare spazio. Non mettere troppa pressione. In Portogallo dicono che il talento di Rafa è immenso e non si meravigliano di tanta discontinuità. Rafa è un artista, forse anche il peso di Ibrahimovic è stato decisivo, perché sembrava dover essere l’erede e nessuno può farlo. Rafa gioca a modo suo. Leggerezza, eleganza, pause. Però a Benevento, contro una squadra che ha messo in campo trappole fino alle fine, Rafa è rimasto attento. Primo in classifica e pronto a sfidare la Juve di Cristiano Ronaldo. Il re. Rafa in Portogallo non è neppure principe. “Abbiamo lottato, è una vittoria meritata. La cosa più importante è la mentalità, anche contro la Juve vogliamo vincere. Abbiamo giocato concentrati nonostante il successo dell’Inter. La strada è lunga. Pensiamo alla nostra mentalità”, ha detto il portoghese. “Quando non gioca Ibra gioca Rebic, quando non gioca Rebic gioca Hauge. La strada è lunga, però puntiamo sempre al primo posto”.

un maestro

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Difficile dire il contrario dopo una partita del genere. “Questo è uno dei gol più belli della mia carriera, eppure la cosa più importante è la vittoria. Tre punti importanti, abbiamo giocato in dieci, non era semplice”. Rafa si sta abituando alle stranezze e agli spigoli del calcio italiano. “Devo ringraziare Pioli, sto imparando tanto da lui”. Che sa che cosa si nasconde nei piedi fatati di Rafa. “Ha qualità super, pretendo tanto da lui”, ha detto Pioli. “Stiamo insistendo sul fatto che deve lavorare senza palla, con la palla è bravissimo. È un lavoro tattico e mentale”. I progressi alla voce “concretezza” sono evidenti. Il gol di Benevento è stato un miracolo di bellezza, ma non dovrebbe generare dubbi.

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