Pena ridotta per De Santis Da 26 a 16 anni in appello

27 giugno 2017 – MILANO

Da 26 a 16 anni. È stata ridotta in appello la pena per Daniele De Santis, l’ex ultrà della Roma che prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014 uccise nella capitale il tifoso del Napoli Ciro Esposito. De Santis era in aula al momento della lettura della sentenza della Corte d’assise d’appello di Roma. Il procuratore generale Vincenzo Saveriano aveva chiesto per il tifoso giallorosso una condanna a 20 anni di reclusione per omicidio volontario. Lo sconto di pena è dipeso dall’assoluzione dal reato di rissa e dall’esclusione dell’aggravante per futili motivi e recidiva. Assolti gli altri due imputati, Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, tifosi del Napoli, condannati in primo grado a 8 mesi ciascuno, per rissa e lesioni al volto dello stesso De Santis.






Il tentativo di soccorrere Ciro Esposito, a terra dopo gli scontri del 3 maggio 2014. Ansa

Il tentativo di soccorrere Ciro Esposito, a terra dopo gli scontri del 3 maggio 2014. Ansa

la famiglia esposito — “Assurdo”. In un aggettivo, ripetuto più volte, c’è tutto il dolore e la delusione della famiglia di Ciro Esposito, per voce dei legali di fiducia: “Incredibile, è uno sconto di pena assurdo”, è il commento degli avvocati Angelo e Sergio Pisani. “Dieci anni di sconto per chi uccide un ragazzo è assurdo. Comunque ha retto l’impostazione della sentenza di primo grado e abbiamo un minimo di giustizia”.

i legali di de santis — “La nostra è una soddisfazione molto parziale”, spiegano invece i legali di De Santis, Tommaso Politi e David Terracina: “Un minimo di chiarezza è stato fatto attorno a questa vicenda molto condizionata dal clamore mediatico”. Annunciato il ricorso in Cassazione: “La nostra tesi permane quella della legittima difesa”.

 Gasport 

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