Pellegrini da regista a bomber: solo Payet e Blas hanno segnato come lui in Europa

La nuova vita di Lorenzo Pellegrini. Nella sua carriera non aveva mai segnato così tanto a questo punto della stagione, finora ha all’attivo sette gol tra campionato e Conference League, quasi un quarto del bottino della Roma, perchè il totale delle reti giallorosse arriva a ventinove, su undici gare giocate. Con Mourinho c’è un feeling speciale, ma a dire il vero Lorenzo è sempre stato un punto fermo per tutti gli allenatori che ha avuto. Lo Special One lo ha valorizzato, esaltando le sue qualità, confezionando per lui un nuovo ruolo, alla Totti, sempre più vicino alla porta avversaria. Molto spesso in fase offensiva la Roma attacca con il 4-4-2, con Pellegrini molto vicino ad Abraham e gli esterni che avanzano. Il capitano è il primo a dettare il pressing e a spingersi in avanti nel tentativo di strappare il pallone agli avversari. La sua affinità con il gol sorprende fino a un certo punto, infatti all’inizio della sua carriera è stato impiegato come punta, fino a quando nei Giovanissimi Montella lo trasformò in centrocampista. Nel vivaio giallorosso era arrivato da bambino ed era stato subito impiegato in attacco, considerata anche la fisicità (oggi è alto 1,86), ma la posizione ideale, secondo Montella, era quella di centrocampista. Per la sua capacità di calciare egregiamente con entrambi i piedi (è totalmente ambidestro) in mezzo al campo può giocare un maggior numero di palloni, ma il passato da attaccante gli ha permesso di mantenere il fiuto del gol. I dati dell’ultima giornata di campionato confermano queste qualità offensive del numero sette giallorosso. E’ stato il giocatore che ha tirato di più (insieme ad Abraham) e anche quello che ha giocato più palloni in avanti di tutta la serie A.

Pellegrini, gol per festeggiare il rinnovo: la Roma batte l'Empoli

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Pellegrini, gol per festeggiare il rinnovo: la Roma batte l’Empoli

Attaccante

Contro l’Empoli Pellegrini ha ribadito la sua capacità di giocare in attacco. Finora non aveva mai segnato piú di un gol nelle prime sette giornate di Serie A: quest’anno è giá a quota quattro. E’ un centrocampista che sa fare anche l’attaccante, un giocatore universale. Il commissario tecnico Roberto Mancini, un suo estimatore, è stato il primo a sostenere che nel suo 4-3-3 è più utile nel tridente offensivo che nel centrocampo a tre e infatti qualche volta lo ha utilizzato nella posizione più avanzata. Solo Ludovic Blas e Dimitri Payet hanno segnato piú gol di Pellegrini tra i centrocampisti nei maggiori cinque campionati europei di questa stagione. Cinque, contro i quattro del capitano giallorosso.

Tutti gli approfondimenti nell’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

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