Pellegrini, capitano e goleador: “Gruppo unito, quanto serviva una vittoria”

L’assenza di Dzeko gli ha regalato la fascia, il suo gol nel recupero contro lo Spezia fa sorridere il portoghese: “Ma l’abbraccio finale non è stato solo tra me e lui, questo è un gruppo unito”, dice Lorenzo

Una settimana difficile. Per tutta la Roma ma soprattutto per lui, Lorenzo Pellegrini, romanista doc, sceso in campo contro lo Spezia con la fascia di capitano per l’assenza di Edin Dzeko, ufficialmente non convocato per una contusione, invece ai ferri corti col tecnico Paulo Fonseca.

Drammone

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La storia (o la sceneggiatura) è quella da film: la gara si mette bene per i giallorossi, poi dal 3-1 si arriva al 3-3 al 90’. Scoppia il drammone. In caso di parità rischia di pagare Fonseca, con ogni probabilità. Invece, il tiro vincente del capitano in pieno recupero (92’) sopraggiunge come una liberazione. Anche e soprattutto per Fonseca, che si fa 50 metri di corsa per buttarsi nel gruppo intento a festeggiare Pellegrini. “L’abbraccio finale sul suo gol? È stato un momento emozionante, era una ingiustizia non vincere questa partita, una gara in cui abbiamo meritato”, le parole del tecnico.

Gruppo

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E Lorenzo? “Abbiamo dimostrato che questo gruppo è unito. L’abbraccio finale non è stato solo tra me e Fonseca – le parole del match winner -. Era importante tornare a vincere dopo la sconfitta nel derby e il k.o. in Coppa Italia. Siamo una famiglia, gli screzi capitano ma come in tutte le famiglie poi si risolve sempre tutto”. E intanto Fonseca su Dzeko chiude totalmente alla possibilità di una riapertura. “Non voglio parlare di questa storia”. E allora toccherà proprio a Pellegrini continuare fare il capitano in pianta stabile al posto del bosniaco. Fino ad ulteriori novità.

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