Pelé scrive a tutto il Brasile: “Il nostro sogno è solo rimandato”

Anche se in condizioni fisiche precarie, Pelé ha scritto un messaggio su Instagram per tutti i suoi connazionali dopo l’eliminazione del Brasile dai Mondiali del Qatar. Parole forti, commoventi, in cui Pelé racconta il modo in cui il suo paese vive il calcio, “lo sport più bello”, e chiede unità al popolo per andare a caccia di nuovi successi, del sesto titolo iridato della storia.

Pelé: “Quello che facciamo della vita dipende da ognuno di noi”

Così inizia la lettera di Pelé: “Lettera aperta sul mio sogno. La vita è opportunità. Quello che ne facciamo dipende da ognuno di noi. L’abbiamo fatto bene o l’abbiamo fatto male. Nella vittoria, riceviamo celebrazione. Nella sconfitta, impariamo. La vita è sempre generosa e offre nuovi inizi”.

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“Ogni giorno che passa, iniziamo un nuovo percorso. E in questo ciclo alimentiamo sogni che non muoiono mai, indipendentemente dagli ostacoli lungo il percorso. Vale per tutti, ma quando il tuo sogno è fare il calciatore le opportunità sono molto più scarse e i sogni molto più lontani. Gli inciampi non sono più dolorosi della vita. Tuttavia, vengono giudicati da molte più persone, non credi? E, per essere onesti, anche le vittorie vengono celebrate molto di più”.

Pelé: “Chiedo ai brasiliani di ricordare le cinque stelle”

Prosegue Pelé: “Nonostante il dolore che proviamo per la nostra eliminazione dai Mondiali, chiedo ai brasiliani di ricordare cosa ci ha portato alle prime cinque stelle sul petto. È l’amore che ci muove. Non so cosa ci fa impazzire così tanto per il calcio. Se è l’amore per l’unione di veri amici intorno allo sport, per il grido al momento del gol o per dimenticare tutti i problemi che affrontiamo, anche per 90 minuti”.

“Forse l’amore per la lotta alla povertà, alla fame e alla droga, che il calcio rappresenta in tante comunità che compongono un Paese così immenso. Sono tante le virtù dello sport più bello. Ancora di più qui in Brasile. Non importa il motivo. Ciò che conta è che questa folla ci ha uniti, in un momento in cui avevamo così tanto bisogno di unità. E il mio sogno è che questo sentimento tra noi e il nostro paese non sia solo temporaneo”.

Pelé: “Il mio sogno da bambino…”

Pelé ricorda: “Questo obiettivo può sembrare impossibile. Tuttavia, da bambino, avevo un altro sogno simile al mio: vincere la Coppa del Mondo per mio padre. A proposito di sogni, non pensare che i sogni dei nostri atleti siano finiti. So che sognano ancora la sesta stella, come la sognavo io da bambino. La nostra conquista è stata solo rimandata”.

“Ai miei amici sportivi e al comitato tecnico della Nazionale lascio la mia ammirazione, solidarietà e affetto. A tutti i brasiliani, auguro che l’unione e l’amore che ci unisce nello sport trascenda per tutta la vita. Il sogno appartiene a tutti noi. Amore, amore e amore”.

Oggi, dal suo letto di ospedale, Pelé guarderà la finale tra Messi e Mbappè. Avrebbe sognato Neymar, si accontenterà di questi due campioni.

Pelé, una marea di tifosi sotto l'ospedale: "Lunga vita a O Rei"

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