Pelé, oggi il lungo saluto allo stadio del Santos

L’ultimo saluto, l’addio alla leggenda, il tributo al “Rei do futbol” che per decenni ha fatto sognare un Paese intero, ma anche tutto il mondo. La veglia funebre di 24 ore comincerà alle 10 di questa mattina, le 14 in Italia, sul campo del Santos, il Vila Belmiro, mentre domani, dopo il corteo per le strade della città che dovrebbe durare un’ora (la bara su un mezzo scoperto dei vigili del fuoco) si svolgerà il funerale, in forma strettamente privata. È confermato il passaggio davanti alla casa di Dona Celeste, 100 anni, la mamma che ancora non sa della morte del figlio. Pelé sarà sepolto al Memorial Necropóle Ecumenica (600 metri da Vila Belmiro) cimitero verticale, inserito nel Guinness dei Primati per essere il più alto al mondo. Ma per 24 ore la gente potrà rendere l’ultimo omaggio a O Rei, passando, senza fermarsi, davanti alla sua bara aperta, il corpo è stato imbalsamato (trasportato alle 2 di oggi dall’Albert Einstein di San Paolo dov’è morto giovedì, scortato dalla Polizia Militare, tragitto di una settantina di chilometri). Un percorso obbligato che eviterà anche di calpestare l’erba del campo di gioco. Atteso il presidente del Brasile, Lula, dopo la cerimonia d’insediamento avvenuta ieri a Brasilia: sarà il suo primo atto ufficiale. Arriverà il presidente della Fifa, Gianni Infantino, della Conmebol Alejandro Domínguez e ovviamente della Cbf, la federazione brasiliana, Ednaldo Rodrigues. Confermata l’assenza di Neymar per gli impegni con il PSG: aveva provato dopo il Mondiale a visitare Pelé all’ospedale senza però riuscirci.

Show nel cielo

Nel frattempo non si sono fermati i tributi. Organizzato dalla città di Santos nell’ultimo giorno dell’anno uno show con le luci di 80 droni che hanno disegnato nel cielo diverse figure che rappresentavano Pelé. A Rio de Janeiro è stata installata una immagine gigante di O Rei, con la scritta “Eterno”, sulla facciata dell’edificio che ospita la Cbf e il Museo Pelé, nel centro di Santos, venerdì ha visto sestuplicate le presenze: da una media massima di 100 persone all’ora si è passati a 600.

Primo piano

Pelé nel 2003 aveva acquistato un loculo dove al nono dei 14 piani del Memorial Necrópole Ecumênica, in onore del padre Dondinho perché quando giocava indossava quel numero di maglia. Era amico del proprietario, Pepe Altstut e all’epoca promosse il cimitero, al punto che in tanti comprarono un posto solo perché l’aveva fatto lui. Lì sono sepolti anche il padre e il fratello Jair, ma la famiglia ha deciso che riposerà al primo piano, in un mausoleo che diventerà un punto turistico (dopo i funerali sarà resa nota la data d’apertura al pubblico), il nono piano avrebbe presentato difficoltà di accesso.

Mistero

Cosa c’è racchiuso in quell’armadietto? Se lo chiedono ora in tanti. Era l’ottobre 1974 quando Pelé lasciò il Santos per volare al Cosmos, negli Stati Uniti. L’ultima partita, le sue cose messe nell’armadietto chiuso a chiave. Da quel giorno nessuno l’ha più riaperto nonostante lo spogliatoio sia passato attraverso diversi lavori di ristrutturazione. Cosa si farà ora? Il presidente del club Andrés Rueda ha dichiarato che ne parlerà con la famiglia. La curiosità è tanta anche se O Rei, nel 2012, disse che all’interno non c’era nulla d’importante.

Eredità

E non si sa esattamente per ora l’ammontare dell’eredità: i media fanno riferimento a soli 14 milioni di euro, ma Pelé avrebbe avuto un reddito mensile tra i 150.000 e 300.000 euro (compreso un contratto col Santos, dopo i litigi del passato finiti pure in tribunale). Altre fonti parlano di oltre 100 milioni. I beni dovrebbero comunque essere divisi tra l’attuale moglie, Márcia Aoki e i sette figli: Kely Cristina, Edinho, Jennifer, Sandra (gli eredi, è deceduta), Flavia, Joshua e Celeste.

Santos, il tributo a Pelé nell'ultimo dell'anno

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Santos, il tributo a Pelé nell’ultimo dell’anno

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