Pedro, che fine hai fatto? Nel 2021 un solo gol in 13 partite

Lo spagnolo, dopo un ottimo avvio di stagione (3 gol e 3 assist in 7 gare), è sparito. L’Europa League deve essere l’occasione per il riscatto

Doveva essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti romanista, il gioiello da inserire in squadra per mettere sul piatto trofei e mentalità. E all’inizio lo spagnolo Pedro, arrivato a parametro zero dal Chelsea e contratto fino al 2023 a 3 milioni l’anno, è stato davvero un valore aggiunto: tre gol e tre assist nelle prime sette di campionato, sempre titolare nelle prime dieci, una personalità devastante per i compagni e i tifosi, che già lo avevano eletto a leader.

Soprattutto dopo che non si era nascosto parlando apertamente di scudetto e trofei. Poi, dopo l’espulsione (severa) per doppia ammonizione contro il Sassuolo, la prima in carriera, qualcosa è cambiato.

il calo

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Pedro ha iniziato a giocare meno, si è infortunato (sei le partite saltate per due lesioni muscolari), si è innervosito per la fatica nel recupero e ha iniziato ad avere più di qualche attrito con Fonseca. Niente di grave tipo Dzeko, ma lo spagnolo non è riuscito a creare un legame saldo con l’allenatore. Non ha digerito qualche panchina e non ha apprezzato il rapporto di Fonseca con lui e altri senatori della squadra e alcuni gesti plateali, vedi la richiesta di spiegazioni dopo il cambio contro il Napoli, ne sono la prova. Fonseca, però, deve pensare al rendimento della squadra e quello di Pedro, per adesso, non è all’altezza della prima parte di stagione: tra campionato e coppe, nel 2021, un solo gol in 13 partite, decisamente troppo poco per uno come lui chiamato a fare, tanto e subito, la differenza. La Roma spera di recuperarlo, soprattutto mentalmente, per il finale di stagione: Pedro a Roma si trova bene, dopo una breve parentesi sull’Ardeatina ha preso casa a Casal Palocco vicino a molti suoi compagni di squadra ed è perfettamente integrato.

settimane chiave

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Fisicamente inizia a stare meglio, si è allenato anche nei (pochi) giorni di riposo e ha il carisma necessario per convincere tutti di non essere un flop. A quasi 34 anni, che compirà a luglio, Pedro non solo vorrebbe provare a riempire la bacheca, già ricchissima, anche in Italia, ma vuole eliminare lo scetticismo che c’è da qualche tempo nei suoi confronti. In carriera si è sempre esaltato nelle partite più pesanti: finora non è riuscito a fare la differenza, ma in Europa League, dove ha giocato 9 partite su 10, ha la possibilità di rivoluzionare la stagione. Sua e della Roma.

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