Pedro: “Alla Roma fuori rosa senza parlare con nessuno. Fiducia a Sarri e vinceremo”

“Capire il suo gioco non è facile, ma se la squadra lo segue si possono fare grandi cose, come quei nove gol” dice lo spagnolo, soddisfatto della nuova avventura

È stato una delle sorprese della primissima parte della stagione della Lazio. Arrivato in biancoceleste al termine di una trattativa lampo, Pedro ci ha messo pochissimo tempo a conquistare tutti. A cominciare da Sarri, che lo ha schierato subito titolare nelle prime due giornate di campionato, ricevendo in cambio ottime prestazioni. “Non mi aspettavo la risposta che ho avuto dallo spogliatoio , è stata una bella sorpresa per me – ha raccontato il calciatore spagnolo a Lazio Style -. Non era facile perché venivo dalla Roma, ma per me è stato bellissimo”.

Isolato

—  

“Lavorare con Sarri è stupendo – ha aggiunto – ha un’idea di gioco che mi piace molto e lo stimo come persona. Alla Roma vivevo una situazione difficile perché ero fuori rosa e non ho parlato con nessuno. Mi avevano detto che dovevo andare via, quando ho sentito Sarri sono stato felice di venire qui. Sono contento di essere alla Lazio, di lavorare con questa maglia e di avere una grande risposta da parte dei tifosi. Non voglio parlare troppo del passato però, adesso voglio pensare solo alla Lazio”.

Sfida i migliori fantallenatori al fantacampionato Nazionale di Magic Gazzetta, la classifica generale parte il 25 settembre! In palio un montepremi da 260.000€. Attivati ora!

La nuova avventura

—  

L’impatto, si diceva, è stato ottimo, ma per Pedro questo deve essere solo l’inizio: “Voglio aiutare i compagni ed essere disponibile a dare il massimo per la squadra. Sarri ha un’idea chiara di gioco che può essere portata avanti ovunque. Quando si ha un progetto chiaro in mente, questo è un fattore molto importante. È un allenatore che sa trasmettere molto bene le sue idee. Abbiamo iniziato bene e dobbiamo continuare così. Alla Lazio ci sono tanti giocatori bravi, calciatori che giocano bene e velocemente come Felipe Anderson, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic. È quello che vuole Sarri e giocare con compagni così è bello. Approdare in una nuova squadra è difficile, ma io quando sono arrivato ero voglioso di giocare e così dopo due giorni sono sceso in campo contro l’Empoli”.

Come al Chelsea

—  

Con Sarri Pedro ha trascorso una stagione felice al Chelsea, tre anni fa. Conosce quindi molto bene il tecnico. “Capire il suo gioco all’inizio non è semplice – ha spiegato lo spagnolo -, ma se la squadra lo segue si possono fare ottime cose, come dimostrano i nove gol che abbiamo segnato nelle prime due partite. Tutti gli allenatori sono diversi, ma con due-tre allenatori mi sono sentito meglio. Uno è Sarri che da quando è arrivato al Chelsea ha subito fatto vedere la sua idea di gioco che a me piace molto. Abbiamo vinto l’Europa League e giocato molto bene. Un altro tecnico è Guardiola con cui ho vinto tutto al Barcellona”. Adesso però per la Lazio di Sarri ci sarà un banco di prova delicato. “Domenica sarà una partita difficile, il Milan è molto aggressivo con grandi giocatori. Per noi sarà una opportunità per mettere in mostra delle buone cose”. Un test importante per verificare le ambizioni della squadra biancoceleste. “Lavoriamo per vincere e conquistare trofei, è questo l’obiettivo finale per cui ci alleniamo tutti i giorni. Gli spagnoli? Conoscevo Reina, Luis Alberto e Patric. Non so perché Luis Alberto non trovi regolarità in nazionale. È un giocatore molto forte, se fosse per me dovrebbe essere convocato. Per me è un privilegio giocare alla Lazio”. E poi ci sono due baby su cui Pedro è pronto a scommettere: “Raul Moro e Romero hanno davanti un gran futuro. Lavorano molto bene, giocheranno moltissimi minuti aiutando molto la squadra. Devono continuare così, sono il futuro di questa squadra”.

Precedente Fiorentina-Vlahovic: il rinnovo ha basi solide, Dusan sia grato a chi lo ha lanciato Successivo Henrique si presenta: "Il Sassuolo mi voleva già nel 2019"