Pazzo-gol, Verona in fuga Bari rialza la testa, Pisa pari

Dopo la sconfitta del Cittadella e la vittoria dello Spezia negli anticipi, con le altre gare della decima giornata di Serie B il Verona si conferma primo in classifica e si porta a +5 in classifica sul Cittadella. Il Bari di Stellone ritrova la vittoria dopo 5 giornate grazie a un super Monachello, mentre il Vicenza torna al gol, ma pareggia con il Frosinone. La Spal supera il Carpi dopo una partita combattuta. A Latina il Pisa trova il pari e nel finale viene espulso Gattuso. Il Cesena pareggia al 95′ a Terni, 0-0 tra Benevento e Perugia e 1-1 tra Salernitana e Entella.

Tutta la gioia di Monachello per il vantaggio del Bari. Lapresse

Tutta la gioia di Monachello per il vantaggio del Bari. Lapresse

BARI-TRAPANI 3-0Marcatori: Monachello al 9′ p.t.; Ivan al 20′ s.t.; Monachello al 25′ s.t.;

Il Bari scaccia la crisi con una doppietta del ritrovato Monachello ed una perla di Ivan. Guai seri per il Trapani, sempre più fanalino di coda. Rischia la panchina Serse Cosmi. Il Bari va a segno al primo tentativo. Al 9’ Monachello sorprende dalla distanza Farelli (distratto): la palla rimbalza sul palo e supera la linea bianca. Passano 4’ e Moras sfiora il raddoppio di testa. Il Trapani reagisce: Citro si fa insidioso in area, sulla sua botta salva Moras in angolo. Il Trapani alza il baricentro, il Bari agisce di rimessa. Al 35’ i siciliani vanno ad un passo dal pari: Petkovic timbra la traversa da 20 metri, su punizione. Botta e risposta: al 42’ Monachello, servito da Romizi, spara alto da buona posizione. Al 45’ Citro chiude alto, su cross di Nizzetto. Ritmo lento in avvio di ripresa. Un paio di tentativi di Furlan e Maniero nel primo quarto d’ora. Al 19’ il raddoppio dei padroni di casa: Ivan riceve da Maniero e dal limite batte Farelli con un sinistro a giro. Passano 6’ e il Bari cala il tris: Monachello riceve da Maniero e, dalla destra, sbilancia con una finta Pagliarulo e batte Farelli. Al 37’ Di Cesare sfiora il poker su azione d’angolo, tiro al volo fuori misura. L’arbitro Martinelli fischia la fine senza concedere recupero. (Franco Cirici)
BENEVENTO-perugia 0-0 — Marcatori
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LATINA-PISA 1-1Marcatori: Paponi (L) all’8′ p.t.; Mannini (P) al 17′ s.t.
Doveva vincere il Latina, doveva non perdere il Pisa e alla fine l’obiettivo lo raggiungono i toscani di Gattuso che dopo due sconfitte consecutive guadagnano in rimonta un punto al Francioni (1-1), al termine di un confronto di livello meno che modesto, fotografia dei valori di entrambe le squadre. Cambia modulo Vivarini che abbozza il tridente offensivo con Acosty, Paponi e Scaglia per poi abbassare presto la posizione degli esterni, avanzando sulla linea della trequarti D’Urso. Per Gattuso è 3-5-2 con Lazzari che a formazioni annunciate prende il posto di Di Tacchio. Partenza con handicap per i toscani, 8’ e si ritrovano già sotto su una verticalizzazione di De Vitis trasformata in rete dal diagonale di Paponi. Il gol anziché accendere, spegne il confronto: il Latina non ha profondità, il Pisa stenta a fare gioco e soltanto nel finale di tempo trova la continuità necessaria a mettere in difficoltà l’avversario. I toscani al 37’ reclamano, a ragione un rigore per un ruvido intervento di Dellafiore su Varela abbattuto a due passi dalla linea di porta. Sul finire di frazione è poi Pinsoglio a distendersi sulla conclusione ravvicinata di Del Fabro, in anticipo su uno svagato Di Matteo. La ripresa non offre niente di nuovo, il Pisa continua a spingere, il Latina a difendere. Longhi fallisce un gol fatto, Pinsoglio salva sul neo entrato Cani finché, a forza d’insistere, gli ospiti raggiungono con merito il pareggio con Mannini che sul limite dell’area controlla e calcia al volo un pallone di Varela, trovando l’angolo alla sinistra dell’estremo difensore dei pontini..Il gol cristallizza il confronto nell’incapacità del Latina di dare un filo logico alla sua reazione e del Pisa di approfittare delle lacune dell’avversario. I fischi del Francioni sono il comprensibile sottofondo al triplice fischio finale. (Vincenzo Abbruzzino)
La grinta di Gattuso a bordo campo. Lapresse

La grinta di Gattuso a bordo campo. Lapresse

NOVARA-AVELLINO 1-0Marcatori: Viola al 12′ s.t.
Un tiro dalla distanza di Viola regala al Novara la terza vittoria stagionale (tutte interne e con identico punteggio, 1-0) e allontana gli azzurri dall’ultimo posto in classifica. Per la prima volta senza Galabinov (fuori per scelta tecnica), Boscaglia sceglie un attacco imprevedibile con Bajde al fianco di Sansone e Adorjan alle spalle mentre Toscano, applauditissimo ex, dovendo fare i conti con un lungo elenco di assenti sceglie un undici coperto e propenso al contropiede. Propensione che di fatto emerge solo a sprazzi, merito di un Novara padrone del campo fin dall’inizio del match, e che si concretizza solo in un’occasione di D’Angelo (colpo di testa che non centra lo specchio della porta) a pochi secondi dalla fine. Nel mezzo, uno sterile dominio del Novara, che dopo un primo tempo povero di emozioni (all’inizio solo una bella “zampata” di Bajde con palla che termina però in curva) e di occasioni trova in avvio di ripresa il gol partita con Viola (il cui tiro finisce alle spalle di Frattali anche grazie alla deviazione di un difensore biancoverde). Poi, sciupate un paio di occasioni del k.o. da parte degli azzurri, il vano e poco lucido “arrembaggio” dei campani prima del triplice fischio di Abisso. (Giuseppe Maddaluno)
SPAL-CARPI 3-1Marcatori: Zigoni (S) all’8′ p.t.; Cerri (S) al 5′ s.t.; Arini (S) al 23′ s.t.; Bifulco (C) al 32 s.t.
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Zigoni porta in vantaggio la Spal. Lapresse

Zigoni porta in vantaggio la Spal. Lapresse

salernitana-virtus entella 1-1Marcatori: Caputo (VE) al 3′ p.t.; Coda (S) al 13′ s.t.
Senza vincitori la sfida dell’Arechi. Un pareggio che accontenta entrambe le formazioni che allungano la serie positiva. Per la Virtus Entella appuntamento con la vittoria in trasferta ancora rinviato. Salerno riabbraccia Breda, leader di una squadra che, negli anni novanta, con Delio Rossi in panchina, conquistò due promozioni: dalla C alla A, ma anche il tecnico che sfiorò la B nel 2011. Per lui cori ed applausi da parte dei tifosi. Dopo 3′ la Virtus Entella è già in vantaggio. Caputo, ex mai rimpianto, sfrutta un errore di Vitale che sbaglia il disimpegno e sblocca il risultato. La Salernitana accusa il colpo e stenta a ritrovarsi anche perché il 3-5-2 non decolla con Rosina, schierato a centrocampo per fare spazio in avanti a Donnarumma, che non incide. Eppure la squadra allenata da Sannino il pari lo sfiora in due occasioni: al 12′ con Luiz Felipe, ma il suo tiro è intercettato da Belli sulla linea, ed al 20′ con Coda che calcia in modo sbilenco da pochi metri dopo una travolgente azione di Improta. I liguri gestiscono il vantaggio senza particolari problemi e, dopo due tentativi di Coda e Donnarumma (conclusioni oltre la traversa), sfiorano il raddoppio prima dell’intervallo. Troiano, tra i più bravi, dopo un errore di Bernardini calcia dall’interno dell’area di rigore a colpo sicuro ma Terracciano gli nega la gioia del gol. In avvio di ripresa la Salernitana realizza il pareggio. Al 10′ Caccavallo, entrato al posto di Donnarumma, confeziona un delizioso assist che Coda trasforma in gol senza problemi con un tocco di destro da pochi metri. La seconda frazione scivola via senza particolari sussulti. L’ultimo brivido in pieno recupero quando Zito, aiutandosi anche con un braccio, controlla il pallone e calcia di sinistro ma colpisce il palo. (Roberto Guerriero)
Caputo apre le marcature. Lapresse

Caputo apre le marcature. Lapresse

ternana-cesena 1-1Marcatori: Avenatti (T) al 37 p.t.; rig. Ciano (C) al 95′ s.t.
Un rigore di Ciano allo scadere, il secondo consecutivo subito dalla Ternana dopo quello di Trapani, costringe la squadra rossoverde al pareggio contro il Cesena. Una vittoria sfumata sul filo di lana per una Ternana che ha giocato l’ultima parte del match in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Germoni. Rammarico rossoverde ma il Cesena il punto se l’è meritato anche in virtù dei due legni colpiti nel corso del match. Inizio di gara con ritmi alti e gran voglia di vincere per due squadre a cui il successo manca da tempo: da otto turni alla Ternana, da sei al Cesena. Proprio i padroni di casa vanno vicinissimi al vantaggio al 12’ con La Gumina che anticipa Agazzi in uscita ma manca di un niente la porta. Il cesena non sta a guardare e soprattutto sulla propria fascia destra trova spesso varchi invitanti come al 14’ con rifinitura in favore di Dalmonte che impegna Di gennaro in tuffo. Ma l’occasione più ghiotta per la squadra di Drago arriva al 20’ su azione d’angolo. Schiavone dalla bandierina, Djuric prolunga e Kone con una gran botta volante colpisce in pieno la traversa. La Ternana accusa un po’ il colpo, fatica a fare gioco a centrocampo ma trova varchi sulla catena di destra grazie agli ispirati Zanon e Defendi. Proprio da una combinazione tra i due nasce l’occasione del vantaggio al 37’. Il cross dal fondo di Zanon è un cioccolatino per Avenatti che di testa infila all’incrocio dei pali. Il Cesena sbanda e regala alla Ternana l’occasione più clamorosa per il raddoppio. Al 45’ Ligi e Perticone si scontrano a centrocampo lasciando via libera a La Gumina che affonda e tocca centralmente per l’accorrente Avenatti. Il sinistro dell’attaccante però è da dimenticare. A inizio ripresa Drago inserisce Ciano per Garritano ma il prodotto offensivo del Cesena non migliora. La Gumina dall’altra parte chiama in causa Agazzi mentre Kone continua ad essere il più pericoloso tra i romagnoli: al 16’ un suo destro dal limite va vicino all’incrocio. Valjent per Masi (crampi) e Laribi per Cinelli le scelte successive dei due allenatori che non cambiano l’andamento del match. L’espulsione di Germoni alla mezz’ora (doppia ammonizione) mette invece nei guai la Ternana che al 36’ rischia di subire il pareggio a causa di una girata di Rodriguez che si stampa sul palo alla sinistra del portiere. Al 41’ invece ci mette la testa Bacinovic a salvare sulla zuccata ravvicinata di Rodriguez. Al 49’ un contatto Meccariello-Djuric induce l’arbitro ad assegnare il rigore. Ciano trasforma per l’1-1 finale che Carbone, espulso, vede dall’imbocco degli spogliatoi. (Massimo Laureti)
verona-pro vercelli 3-0Marcatori: Bessa (V) al 36′ p.t.; Pazzini al 4′ s.t.; Ganz al 28 s.t.
Manifesta superiorità. Una sentenza il Verona, al Bentegodi (3-0) cade anche la Pro Vercelli al termine di un pomeriggio di ordinaria amministrazione o quasi per la capolista. Pecchia, senza Pisano, mette Bianchetti a destra e avanza Romulo in mediana. Nel tridente con Pazzini e Luppi c’è Bessa, a centrocampo col rientrante Fossati c’è Maresca. Longo parte con La Mantia, cinque gol nelle ultime sei soprattutto partendo dalla panchina. La partita la fa il Verona, senza però ricavare spazi nel primo quarto d’ora. Luppi (16′) apre troppo un diagonale di sinistro fuori di poco dal cuore dell’area di rigore, ma per il resto l’Hellas è tutto in un possesso di palla continuo ma piuttosto sterile rispetto ad altre partite. La Pro Vercelli però resiste fino al 36′, quando Fossati verticalizza per Pazzini che fa da velo per Bessa. Secca la stoccata di destro sotto la traversa. A fatica ma il Verona è avanti col quarto gol stagionale del talento per tutta l’estate aggregato all’Inter. Nicolas allo scadere devia sopra la traversa un colpo di testa di La Mantia, ma è l’unico tentativo della Pro Vercelli del primo tempo. La musica non cambia nemmeno dopo l’intervallo. Bani (2′) non arriva su una palla invitante sul secondo palo ma sul capovolgimento di fronte l’Hellas è letale. Romulo (4′) da sinistra taglia il campo e la difesa della Pro Vercelli con un invito filtrante che trova tutto solo sul secondo palo Pazzini, libero dopo uno splendido movimento ad uscire dalla marcatura. Perfetto lo stop, facile il tocco che vale il raddoppio sotto la Curva Sud e il suo undicesimo gol stagionale. Il raddoppio rilassa il Verona, al 12′ due volte graziato da Mustacchio che tutto solo in contropiede con Nicolas in uscita prima prende la base del palo e sulla respinta calcia alto. Non c’è storia però, troppo forte il Verona. Romulo (25′) sfiora il tris che centra invece Ganz (27′), appena entrato al posto di Pazzini, al posto giusto dopo una serie di rimpalli su azione da calcio d’angolo al limite dell’area piccola. Il resto è accademia, fino al fischio finale dopo quattro minuti di recupero. Il Verona è in fuga. (Alessandro De Pietro)
Bessa festeggia il vantaggio. Lapresse

Bessa festeggia il vantaggio. Lapresse

vicenza-frosinone 1-1Marcatori: Pucino (V) al 15′ s.t.; D. Ciofani (F) al 26′ s.t.
Il Vicenza accarezza il primo successo in casa contro l’ex Marino. Il Frosinone subisce ma riemerge grazie a Daniel Ciofani. Al Menti finisce 1-1. Dopo 4′ il Frosinone rischia di perdere uno dei suoi gioielli: Dionisi cade ed esce in barella dopo un duro contrasto. Rientrerà qualche attimo dopo. Nello spazio di pochi minuti, al 28′ e al 31′, due occasioni per parte. Matteo Ciofani tenta la botta dalla distanza (fuori di poco), Adejo sfiora la rete di testa su angolo di Bellomo. 15′ della ripresa: il Vicenza trova il vantaggio (è il primo gol al Menti in questa stagione) con Pucino. Il terzino campano scende di gran carriera assistito da Vita con il tacco e in area batte Bardi col destro. Dura solo 11′ la gioia dei biancorossi. Nel mezzo c’è il curioso errore di Nasca che ammonisce Urso anziché Bellomo. La squadra di Marino pareggia con Daniel Ciofani e l’assist è del fratello Matteo: pennellata e incornata (con una spinta dubbia ai danni di Adejo). Chiudono in crescendo i ciociari. Kragl di testa manca di poco il bersaglio e il diagonale di Daniel Ciofani esce di un metro. (Marta Benedetti)

 Gasport 

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