Pazzesco Milik: doppietta! Entra lui e il Napoli comanda

Arkadiusz Milik, 22 anni. Reuters

Arkadiusz Milik, 22 anni. Reuters

In testa al campionato per una notte con Milik alla seconda doppietta in campionato (la terza in stagione) e Callejon capocannoniere: il Napoli non poteva immaginare un avvio di stagione migliore. Il successo sul Bologna è stato specchio fedele di queste prime quattro giornate che hanno evidenziato come qualcosa è cambiato negli schemi di Sarri ma anche come sia rimasta inalterata la sostanza di una squadra che crea occasioni da gol con incredibile facilità (e che adesso ha tante alternative di valore). Non male, almeno nella ripresa, il Bologna, con Verdi falso nueve che non ha fatto rimpiangere Destro. Il Napoli però aveva più soluzioni in panchina e alla fine ha vinto perché Sarri è stato bravo a sfruttarle.
LE ALI PER VOLARE — Squadre votate più al fioretto che alla sciabola. Meglio costruire che distruggere, nonostante il prato del San Paolo non si presentasse in perfette condizioni. Bologna spavaldo in avvio perché Nagy tra le linee dava fastidio a Jorginho e Dzemaili si inseriva con i tempi giusti. Reina impediva allo svizzero il gol dell’ex con un grande intervento dopo tre minuti. Sarri chiedeva qualità ai suoi interni Zielinski ed Hamsik e profondità agli esterni Callejon ed Insigne. Lorenzo era prima pericoloso al 12′ con un destro da fuori che sfiorava il palo e poi sublime nell’assist per il gol di Callejon (colpevole Torosidis in marcatura) che ricordava quello di sette giorni fa a Palermo. Facile il colpo di testa dello spagnolo, al suo quinto gol in campionato, per il vantaggio azzurro. Il Napoli volava grazie alle sue ali e sulle ali dell’entusiasmo, ma Da Costa, e un pizzico di fortuna, tenevano in piedi il Bologna su due conclusioni di uno scatenato Insigne. In pratica, per il Bologna la migliore notizia all’intervallo era il risultato perché i ragazzi di Donadoni erano ancora in partita.

ENTRA E DECIDE — Legittimo aspettarsi qualcosa in più dagli ospiti che iniziavano la ripresa con il piglio giusto e con un Taider più propositivo rispetto alla prima frazione (suo un tiro da fuori parato da Reina). Il Napoli si allungava un po’ perché l’impegno di Champions si faceva sentire e Verdi, che al San Paolo aveva segnato già con l’Empoli, trovava il pareggio al 12′ con una botta di destro, non certo la specialità della casa, che trovava Reina impreparato. Pari e patta quando iniziava la girandola dei cambi con Donadoni che tornava al 4-3-3 e Sarri che si affidava a Milik per un impalpabile Gabbiadini. Il polacco lo ripagava subito con il tocco del 2-1 (il primo della sua partita) su una uscita incerta di Da Costa dopo uno splendido filtrante di Hamsik. A quel punto il San Paolo era ai suoi piedi. Specie il sinistro, a dire il vero, visto che è con un potente mancino che Milik ha fatto doppietta al 33′ mandando in visibilio Fuorigrotta. Anche in questo caso Da Costa non è stato immune da colpe ma la prodezza di Milik da fuori area va comunque rimarcata. Gioco, partita e incontro soprattutto perché poco dopo Krafth veniva espulso per fallo da ultimo uomo su Zielinski, l’altro eroe di NaPolonia.

 Gianluca Monti 

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