Pau Lopez, Perez e Pedro: è l’ora di alzare l’asticella. Fonseca vuole di più

I tre spagnoli, chi per un motivo chi per l’altro, finora hanno deluso le attese, ma il tecnico si aspetta che nel rush finale siano proprio loro il valore aggiunto

Per due ragazzi che in questa stagione a Roma sono protagonisti, Gonzalo Villar e Borja Mayoral, la piazza di Spagna giallorossa, nel rush finale di stagione, ha bisogno di quei tre giocatori che fino a questo momento, chi per un motivo chi per l’altro, hanno deluso le attese. Pau Lopez, Carles Perez e, soprattutto, Pedro, nella testa di Fonseca possono e devono essere un valore aggiunto in Italia e in Europa. Anche perché se l’ex Chelsea ha ancora due anni di contratto, Perez e Pau Lopez cercano di capire se il loro futuro sarà ancora a Roma (difficile) o se invece troveranno una nuova squadra. Un buon finale di stagione potrebbe aiutare loro e la società.

ONERI E ONORI

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Pau Lopez, salvo sorprese, giocherà sempre da qui a fine anno. Dodici partite (almeno) tra Italia ed Europa per chiudere al meglio il biennio romanista e, magari, trovare una squadra di buon livello per il futuro. Sembra difficile immaginare il portiere spagnolo ancora a Trigoria, soprattutto perché anche in questo anno in cui ha commesso meno errori rispetto al passato non ha comunque convinto fino in fondo. Ha avuto decisamente meno possibilità Carles Perez che ha giocato 24 partite, ma con una media di poco superiore ai 40’. Ha segnato appena due reti, nelle rotazioni dei titolari non c’è mai stato e l’arrivo a gennaio di El Shaarawy non lo ha aiutato. In campionato non gioca dal primo minuto da due mesi (Roma – Spezia del 23 gennaio) mentre in coppa ha giocato contro lo Shakhtar al ritorno. Poco, troppo poco per pensare ad ora di essere una risorsa della Roma che sarà. Con Mkhitaryan ancora fuori e El Shaarawy non in forma, però, Perez può provare a cambiare tutto nelle prossime settimane. Oneri e onori per lui, ma soprattutto per Pedro, lo spagnolo da cui la Roma si aspettava il salto di qualità.

UN GIRONE FA

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Dopo un ottimo inizio (4 gol e 4 assist nelle prime 11) l’espulsione (severa) di un girone fa contro il Sassuolo e tanti guai fisici lo hanno allontanato dal campo e della giusta condizione. Ora sta meglio, si allena bene e la Roma si aspetta tantissimo da lui. Perché se c’è un giocatore abituato a non avere timore delle partite che contano, ma che anzi si esalta quando il livello sale, è proprio Pedro. E Fonseca e i compagni, mai come ora, ne hanno bisogno.

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