Parma, Liverani: “Battiamo il Torino per ritrovare entusiasmo”

PARMA – “C’è grande rivalsa nella testa e negli occhi dei ragazzi: li ho visti arrabbiati al punto giusto. Sappiamo di affrontare una squadra in difficoltà ma in ripresa come testimonia il pareggio a Napoli. Hanno dei valori che anche loro non riescono ad esprimere al massimo. E’ una partita difficile, concentriamoci su di noi per fare ciò che ci serve per vincere. Lo ha dichiarato il tecnico del Parma, Fabio Liverani, in vista del match con il Torino: “Veniamo da due sconfitte, il momento della squadra è sicuramente di grande rivalsa. Vogliamo prendere una vittoria che ci permetta di lavorare con più entusiasmo. Vogliamo cancellare l’ultima partita dell’anno perché non abbiamo fatto né la prestazione né il risultato“.

L’atteggiamento

“Quella di Gervinho per noi è una assenza molto pesante: non abbiamo giocatori simili in rosa. A prescindere da chi lo sostituirà, sarà un’opportunità per dare qualcosa in più alla squadra e per far sì che ci siano altre risorse oltre a Gervinho che è una certezza. Nel parco davanti recuperiamo Mihaila ma non ha i novanta minuti. Davanti le scelte sono quelle, non ci sono grandi dubbi. A prescindere da chi giocherà sarà importante l’atteggiamento, di voler andare a fare male, voler essere determinanti, di fare le scelte giuste per assist o per presenza in area di rigore. Questo è quello che ciò che abbiamo un po’ più avuto come problematica: ci servono giocatori che vadano in area di rigore altrimenti diventa difficile fare gol. Il ritiro? L‘aria è quella di un momento non felice, sarebbe poco intelligente da parte di tutti il contrario. Dobbiamo avere la serenità di capire il momento, che è difficile ma ci sono le possibilità e le tempistiche per poterne uscire. Come dico sempre questa squadra per tantissimi motivi, più di uno, non si è mai espressa a più del 50%. Sono convinto che abbiamo grandi margini di miglioramento. Davanti dobbiamo migliorare e cercare di portare al massimo della loro condizione chi abbiamo. Gervinho è un’assenza pesante ma è anche un motivo per spronare gli altri a far sì che diano presenza importante. Una partita del genere può dare tante risposte, spero importanti. La squadra doveva stare insieme, confrontarsi anche solo per conoscersi meglio. Non stare insieme non accelera la conoscenza. Abbiamo vissuto questi giorni per conoscerci meglio, capire i caratteri. E’ uscita fuori un’unione, una voglia di riscatto, con allenamenti di buon livello. Ho la fortuna di allenare un gruppo forte, caratterialmente eccezionale, di bravi ragazzi. Dobbiamo trovare la continuità di prestazione e di punti e questo possiamo farlo solo insieme. Le partite ci diranno se il lavoro fatto è di crescita oppure no“.

Verso il Torino

“Il Torino, come noi e qualche altra squadra, ha cambiato tanto. Chi è più in difficoltà ha cambiato allenatore. Noi abbiamo cambiato anche Proprietà e Direttore Sportivo. Le difficoltà di questo campionato sono sotto gli occhi di tutti. Il Torino, come noi, nella rosa ha un potenziale più alto di quanto sta esprimendo. Ha una rosa di valore che va affrontata con la consapevolezza delle qualità che hanno. Dobbiamo fare una partita attenzione e qualità per vincere. Giampaolo dà un’identità alla squadra. Noi allenatori ci riusciamo velocemente o meno velocemente La nostra identità la esprimiamo in quello in cui crediamo. Giampaolo ha idee, lavora, è rispettoso, da parte mia ho grande ammirazione e rispetto. Abbiamo scelto un mestiere che è sempre sotto la lente di ingrandimento, io la vivo serenamente perché credo di fare al massimo il mio lavoro. Poi siamo giudicati sempre per i risultati”.

Il Crotone

“Le possibili spiegazioni alla gara di Crotone sono diverse. Il primo tempo eravamo stanchi e slegati, poco propensi e poco propositivi. Abbiamo subito troppo. Un po’ lascia amareggiati e un po’ lascia positività il secondo tempo: anche se non ordinatissimi abbiamo creato occasioni, potevamo andare via con un risultato positivo. Il blackout è stato nei primi 45 minuti. Anche per un po’ di stanchezza, il Crotone è partito forte, non abbiamo avuto la forza di leggere i primi 45 minuti”. Ci mancano i gol degli attaccanti. Cornelius e Inglese per una condizione e una continuità che non c’è stata, Karamoh è alla prima vera stagione e probabilmente non ha il dna del goleador. Gervinho è quello che ha più confidenza ed esperienza e ha fatto 4 gol. Gli altri sono da scoprire. Sia Brunetta che Mihaila sono invece da scoprire, non possiamo sapere cosa, in dote, ci potranno dare in lato offensivo. Non vengono da stagioni o campionati in cui possiamo avere una certezza di cosa possono dare. Ad oggi abbiamo le certezze, in condizioni ottimali, possono darcele Cornelius e Gervinho. Inglese viene da due anni di quasi inattività. Gli altri non hanno in dote i campionati per cui garantirci 5-6 gol all’anno. Questa è la nostra problematica del nostro reparto totale, avere quelle certezze – che poi non esistono – sul tipo di giocatore”.

Le scelte

“Non abbiamo trovato la quadra ma in rosa abbiamo i giocatori che possono fare il play a buon livello. Non cerchiamo quel ruolo sul mercato. Completeremo il reparto offensivo e per il resto la squadra è forte e completa. Dobbiamo trovare quel giocatore per continuità, perché è fondamentale in un certo tipo di calcio. In rosa abbiamo quei calciatori che possono fare il play: qualcuno dobbiamo aspettarlo, qualcuno supportarlo, qualcuno renderlo più partecipe. Cyprien? Domani è in ballottaggio, per il modulo che usiamo il suo ruolo principale è da play. Mihaila non dal primo minuto ma rientra per poter essere una soluzione. A volte ci si sofferma poco, ma i nuovi ogni giorno che passa si integrano di più. La lingua è un problema grande. Nelle partite il parlare e aiutarsi in certi momenti ha un valore alto. Loro si stanno impegnando e le problematiche del Covid-19 hanno influito: stavamo facendo le lezioni ma si è fermato un po’ tutto. Loro ci servono e ci saranno utili. E’ un campionato molto difficile, bisogna avere pazienza e vanno aspettati. Gervinho? E’ sempre in contatto con noi, ha fatto una risonanza e iniziato il lavoro di recupero. E’ in partenza oggi, tra stasera e domani arriverà qui a Collecchio per finire l’ultima parte. Prosegue bene. Non era una lesione molto grave fortunatamente, da domani osservandolo più da vicino potremo avere una data certa per il suo rientro”.

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