Parma, ennesimo pareggio: contro un Cagliari spuntato finisce 0-0

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

16 dicembre – Parma

Un punto a testa di mercoledì fa bene. Parma e Cagliari fanno 0-0, muovono la classifica, stanno lontane dai pericoli. Ma la squadra di Fabio Liverani, al quarto pareggio di fila al Tardini, in casa non vince dal 4 di ottobre (Verona), mentre quella d Eusebio Di Francesco il successo lo ha quasi dimenticato. L’ultimo hurrà è datato 7 novembre in casa contro la Sampdoria. Con Nahitan Nandez mattatore. Ieri l’ex Boca è tornato a pieno regime, ma non è bastato per condurre i suoi all’acuto che legittimerebbe ambizioni di classifica diverse. Il Parma, che deve salvarsi, invece il successo lo ha cercato con più insistenza anche perché le punte cagliaritane ieri hanno preso un po’ di riposo… Liverani ha dovuto spendere due cambi nei primi 27 minuti — fuori SCozzarella e Pezzella —e questo condiziona. Si è affidato a Gervinho sul quale il Di Fra ha provato a montare una guardia spietata sacrificando la spinta propulsiva di Zappa. Ma è mancato il guizzo delle punte e Cragno si è dovuto superare solo su una sventola di Inglese. Qui sabato arriva la Juve, sarà un’altra musica, mentre il Cagliari dovrà guardarsi dalla praticità dell’Udinese.

Primo tempo

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Le sorprese le regala soprattutto Di Francesco che in attacco a sorpresa regala la prima maglia (gialla) da titolare in campionato ad Alberto Cerri, proprio nel giardino di casa sua (è di San Secondo a 22 km da qui) preferendolo a Simeone e Pavoletti. Cambio anche in regia dove il romeno Marin rifiata e c’è la prima occasione per Oliva che finora aveva visto il campo solo 32 minuti. Liverani fa riposare Hernani e fa guidare la squadra a Scozzarella che, però, dopo 18’ si deve arrendere per infortunio. Non gli resta che giocare la carta Sohm, il tecnico del Parma vuole preservare Hernani, eroe col Milan, per la Juve. Il problema è che dopo 27’ cede anche Pezzella e al tecnico degli emiliani rimane un solo slot per i cambi. Così a sinistra come terzino tocca a Gagliolo, come col Milan. Bel calcio se ne vede poco. Qualche accelerata di Nandez, il più attivo, avanti e dietro, qualche fiammata in più di Gervinho che fa ammonire Oliva dopo 25 minuti e al 32’ mette una gran palla al centro: Kurtic arriva bene nel cuore della difesa del Cagliari, ma calcia fuori. Resta l’unica vera occasione di un primo tempo da sei politico, ma con pochissime emozioni e una leggera vittoria ai punti per il Parma, sicuramente più dinamico del Cagliari che ad Albertone Cerri non fa vedere una palla.

Secondo tempo

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La prima mossa è ancora di Di Francesco che lascia negli spogliatoi Cerri e inserisce Simeone. Il Cholito ha voglia e al primo pallone calcia in porta senza preoccupare Sepe. Il Cagliari parte bene, buona combinazione del solito Nandez con Joao, che colpisce di testa. Usandola ancora su una palla di Sottil. Ma è il Parma, con Gervinho, sempre lui, a seminare il panico. Su due sue serpentine Inglese arriva in posizione difficile, ma da posizione centrale calcia bene e trova un grande Cragno. E’ sempre lui il salva Cagliari, che al 25’ deve far uscire per infortunio per la prima volta in questo campionato Walukiewicz. Debutta Ceppitelli. Mentre Liverani fa il triplo cambio finale: fuori Inglese, Karamoh e Gervinho, quindi tuto il fronte d’attacco e dentro Cornelius, Brunetta e pure Hernani per dare solidità in mezzo. Forze fresche per l’ultimo assalto. Che produce solo una ghiottissima occasione per Brunetti che da ottima posizione calcia malissimo. Lui sì che ha avuto il pallone della vittoria e della sua gloria.

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