Parla Marotta: “Hakimi-Psg entro 24 ore. Non vorrei vendere altri giocatori”

L’a.d. nerazzurro: “È un trasferimento doloroso per noi. Ora tendiamo a confermare tutti, a meno che qualcuno non voglia andarsene. Lautaro? Piccoli approcci per rinnovo”

“Hakimi-Psg? Siamo in una fase conclusiva, in dirittura d’arrivo. Ci sono delle formalità da concretizzare ma questa è la normalità per operazioni con l’estero. Penso che nel giro di un giorno si possa arrivare alla conclusione”. Lo ha detto l’a.d. dell’Inter Beppe Marotta, parlando ai microfoni di Sky Sport. “E’ un trasferimento doloroso per noi, ma come amministratore delegato del club ho l’obbligo di interpretare quelle che sono le linee guida della proprietà”, ha aggiunto.

Il futuro

—  

“Altre cessioni dopo Hakimi? E’ normale che la società tenda a confermare tutti i suoi giocatori, solo nel cui questi manifestassero l’intenzione di andar via se ne parlerà – ha aggiunto Marotta -. La conclusione dell’operazione Hakimi ci consentirà quantomeno di respirare un pochino. Vorremmo tanto non dover vendere altri giocatori e mantenere l’organico che ci ha dato grandi soddisfazioni”. L’Inter è al lavoro anche per trattenere i migliori, in primis per rinnovare il contratto di Lautaro Martinez. “Sono iniziati piccoli approcci di rinnovo del contratto – ha raccontato Marotta -. Lui e tanti altri sono giocatori giovani su cui punta l’Inter per il futuro. Non è una impresa facile in un mondo difficile come quello di oggi, però abbiamo l’obbligo di difendere il patrimonio storico di questo club”.

Eriksen

—  

Uno dei temi di questa estate è Christian Eriksen dopo il malore avuto all’Europeo. “Non l’abbiamo sentito direttamente – ha spiegato Marotta -. I nostri medici sono stati in contatto con lui. Quello che conta è ritrovare l’uomo, prima del calciatore. La fortuna ha voluto che i medici abbiano fatto un intervento miracoloso. Oggi non è il caso di pensare al futuro, l’importante è che sia sereno e in salute”. Infine, l’a.d. nerazzurro si è soffermato su Simone Inzaghi. “Spero che sia l’erede di Antonio Conte sia dal punto di vista dei risultati sia dell’atteggiamento. Ha dimostrato un grande senso di appartenenza. Se ho sentito Conte? Con lui non ci sentiamo da un po’, è in vacanza. È giusto dargli tranquillità, rimane un ricordo splendido di due annate straordinarie”.

Precedente Rinnovo Cuadrado, manca solo la firma. Pinsoglio fino al 2023, Chiellini a un passo Successivo La Germania senza "il bue": perché non ci sono più i centravanti

Lascia un commento