Parla il papà di Lukaku: “Roma la scelta giusta. Ma io sarei andato in Arabia Saudita”

Il padre del giallorosso alla stampa belga: “Che dolore i fischi di San Siro. C’è freddo tra noi, un giorno i nostri rapporti torneranno normali. L’unica differenza con Haaland è la Champions vinta”

Massimo Cecchini

21 novembre – 22:39 – Roma

Si erano tanto amati, e forse si amano ancora. Di certo, però, il rapporto fra Romelu Lukaku e suo padre Roger, ex attaccante, da diverso tempo è assai freddo. Lo ha fatto capire chiaramente proprio Roger, in una intervista a “La Dernière Heure”, quotidiano di Bruxelles. “Spero che questo articolo possa aprire una porta. Penso: un giorno tutto tornerà normale. Lo spero con tutto il cuore, perché è tutto così triste”, dice il padre del romanista, che poi parla dei fischi ricevuti dal figlio a San Siro. “Lavorare con gli avvocati e con gli agenti va bene per chi pensa solo a riempire le proprie tasche, non agli interessi del giocatore. Mi sono sentito come se i fischi fossero per me. Mi rattrista vedere come è stato trattato in Italia. So che ha una pelle d’elefante, ma ha i suoi limiti. Lo stress può causare danni fisici. Quando vedi quello che ha fatto per l’Inter… Ho spento la tv durante l’intervallo”. 

romelu romano

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Per fortuna poi c’è stato il trasferimento in giallorosso. “Ha fatto la scelta giusta andando alla Roma. Ma io sarei stato in Arabia Saudita, doveva andare all’Al Hilal. Quanto avrebbe guadagnato? 45 milioni all’anno per tre anni? Avrebbe dovuto parlare con il c.t. Tedesco per vedere se poteva mantenere il suo posto in nazionale, come ha fatto Ronaldo. Romelu ha due figli e ha già 30 anni. A un certo punto devi pensare a te stesso, ma lui voleva rimanere in Europa”. 

lo stato di forma

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Roger Lukaku non era in tribuna domenica, quando il figlio ha segnato quattro gol all’Azerbaigian. “Considerando il freddo che c’è tra noi, ho preferito non andare a vedere la partita per non disturbare. Non volevo creare problemi, ma quello che ho visto contro l’Azerbaigian è stato il mio marchio di fabbrica. Quando era giovane gli spiegavo come un attaccante deve evitare la trappola del fuorigioco, per esempio. Ha visto il suo secondo gol, quando il Var ha controllato se fosse regolare? Inizialmente era in posizione di fuorigioco, ma è tornato indietro e ha segnato con il piede destro. Quello che ha mostrato contro l’Azerbaigian è incredibile. Se fosse rimasto in campo, avrebbe segnato sei o sette gol. È un peccato che sia uscito. Se continuerà anche dopo l’Europeo supererà i cento gol con il Belgio, e facilmente. Ma sapete cosa mi ha reso più felice contro l’Azerbaigian? Vederlo in modalità boss. Lo si è visto quando ha protestato dopo il cartellino giallo”. 

numero uno

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Un giorno, papà Roger disse che il figlio sarebbe diventato il più grande attaccante del mondo. “Non mi rimangio le parole. L’unica differenza con Haaland è che il norvegese ha vinto la Champions League ed è il capocannoniere della Premier League. Romelu è stato sfortunato a perdere la finale. Ma per il resto, vedete al mondo un miglior numero 9?”.

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